POLITICA

Partinico, è ufficiale, il Consigliere Comunale abbandona Gruppo e PD

Il Consigliere Comunale Salvatore Rappa ufficializza come preannunciato nei giorni scorsi la fuoriuscita dal gruppo consiliare e abbandona il PD, aderendo al gruppo misto, Rappa scrive una nota al Presidente del Consiglio Comunale Filippo Aiello dopo la seduta del Consiglio Comunale urgente di ieri.
Come potevasi immaginare, ieri sera in Consiglio Comunale -dice Salvatore Rappa- si è consumata l’ennesima dimostrazione di doppia personalità del PD(?) partinicese.

Lo stesso infatti riesce a far parte del Partito che governa -continua Rappa- Regione e Nazione e votare convintamente un ordine del giorno contro Crocetta e Renzi.
Trovano comunque il tempo per espellere un consigliere che, a volte, ha manifestato un leggero dissenso nei confronti dell’Amministrazione Lo Biundo.

Ma a Partinico si può!

Salvatore Rappa ha scritto al Presidente del Consiglio che, ai sensi dell’art. 5 del
Regolamento del Consiglio Comunale, comunica che non intende più far
parte del Gruppo consiliare del Partito Democratico e di aderire al
Gruppo misto.
Tale decisione scaturisce dalle profonde divergenze politiche con il
capogruppo, culminate nelle sue recenti dichiarazioni inadeguate nei
modi e nel merito. Nei fatti, l’attuale capogruppo del PD si è
rivelato un mero esecutore di indicazioni discutibili di una sola
parte politica, mortificando la dignità istituzionale dei Consiglieri
appartenenti al Gruppo e non assicurando un sereno confronto
dialettico tra tutti i componenti del Gruppo consiliare.
Tutti ricorderanno che il Gruppo consiliare del PD era inizialmente
all’opposizione dell’attuale Amministrazione. Dopo l’adesione dei
renziani, il Gruppo è iniziato a crescere fino a più che raddoppiare i
propri componenti. Da qualche tempo si assiste tuttavia a continue
lacerazioni e beghe personali che si riflettono in un totale
immobilismo politico.
Va ai “superstiti di quest’avventura” un affettuoso augurio di buon
lavoro, con l’auspicio che questa singolare involuzione del PD non
passi inosservata alla dirigenza locale, per quanto legittima, ed alla
dirigenza provinciale.