Partinico, Don Carmelo Migliore ci scrive: chiede scusa ai fedeli e lancia un grido di protesta per i disagi di ieri

Gentilissima redazione di PartinicoLive, mi sento in dovere di chiedere scusa a tutte quelle famiglie che ieri pomeriggio hanno celebrato le Prime Comunioni dei loro figli, 21 bambini, presso la Parrocchia SS. Salvatore in Partinico e hanno avuto difficoltà di raggiungere la Chiesa. Mi scuso con i tanti invitati provenienti dai paesi limitrofi, Montelepre, San Giuseppe Jato, Giardinello, Monreale, Balestrate che sono arrivati in ritardo a causa di una manifestazione ciclistica che ha visto la Chiesa SS. Salvatore transennata e irraggiungibile con le macchine. 
Vorrei capire se nel 2015, una domenica pomeriggio del mese di maggio, una singola persona, un gruppo di persone, un’istituzione, un ente, un’organizzazione, possono impedire l’accesso ad un luogo di culto, senza informare e con nessuno preavviso. 
In questa nostra città oggi chi è il garante dell’ordine e del rispetto delle regole?
Nel giorno in cui la Chiesa Cattolica celebrava la Solennità della Pentecoste sembravamo in una Babele.
Chi è colui o coloro che hanno la responsabilità di tutelare i diritti minimi della libertà religiosa? 
Non poter dare la possibilità ai diversamente abili di raggiungere il luogo di culto è un’ingiustizia, non permettere alle diverse famiglie che arrivavano dai paesi limitrofi di arrivare con i mezzi propri in Chiesa è scandaloso. 
Chiedo scusa agli organizzatori della manifestazione, per questo post, non vuole essere un rimprovero verso coloro che sicuramente si sono spesi per l’organizzazione e la riuscita dell’evento, vuole essere un grido di protesta verso chi o verso coloro hanno autorizzato la manifestazione e non si sono minimamente posti il problema dei disagi che potevano creare ad altri cittadini. Democrazia è sinonimo di rispetto ed ieri non mi sono sentito rispettato. 
Un giorno da dimenticare, una odissea le nostre prime comunioni. 
Il Parroco, don Carmelo Migliore