Tele Jato chiude?

Il 2 dicembre Pino Maniaci è costretto a spegnere i canali di Telejato, ma lo farà solo prima di essere arrestato.
Sono le parole di Pino Maniaci, solo con la forza ci possono spegnere, tutto lo staff, tecnici e collaboratori sono pronti a protestare incatenati se necessario davanti la porta della sede dell’emittente locale.
Il problema? Il canale di trasmissione 28 dev’essere rottamato perché Telejato miracolosamente e straordinariamente disturba il canale di Malta (caso impossibile) e non ci sono altri canali disponibili.
Maniaci non chiederà passaggi a nessuno e chiunque si presenterà il 2 dicembre per lo spegnimento forzato del segnale sarà impedito l’accesso anche con la forza.
La super potenza dell’emittente per raggiungere Malta è arrivata dopo le ultime notizie Del Magistrato Saguto e dell’avvocato Cappellano Seminara.

L’editoriale di Salvo Vitale:

In un primo momento mi sembra uno dei tanti falsi allarmi cui mi ha abituato, ma avverto che sotto c’è qualcosa di più serio e più grave e corro alla televisione. È nero. Comincia con lo “switch off”, una delle poche parole di inglese che ha dovuto imparare per forza di cose, la sigla con cui si è definito il passaggio al digitale terrestre, che in Italia è stato completato il 4 luglio 2012. Da allora sono state emanate norme e bandi che prevedevano la formazione di gruppi di televisioni private, il bouquet, ai quali sarebbe stato attribuito un punteggio per l’assegnazione delle frequenze, sulla base del personale, dei mezzi tecnici e di altri parametri.

Telejato, come tutte le televisioni comunitarie, era destinata a chiudere, anche perché, data la sua “specifica” caratteristica di “onlus” non aveva alcun punteggio da offrire a qualche bouquet più qualificato. Partì allora una petizione che raccolse in breve tempo 70 mila firme, con la richiesta al Ministero degli affari economici di trovare uno spazio per Telejato è una possibilità per continuare a trasmettere. Fu l’allora ministro Passera a trovare uno spazio in Telemed, al quale aggregare la piccola televisione di Partinico, il tutto sul canale 26. Sono passati quasi tre anni ed è spuntata, a sorpresa, la novità: i canali 26 e 28 devono chiudere, perchè disturbano le televisioni di Malta. La linea 28 appartiene ai soci dell’on. Miccichè, e ad essa è stato dato l’unico canale disponibile sulla piazza, quello di Toluian. Telemed, che è in amministrazione giudiziaria a seguito di un decreto di sequestro emanato dalla dott.ssa Saguto il giorno stesso della scadenza dei termini di 4 anni dalla morte del sospetto mafioso Filippo Rappa, sarà aggregata a TVR, altra televisione del gruppo Rappa, in amministrazione giudiziaria e Telejato rimarrà senza spazio, perché il canale 26 sarà chiuso.

“Quello che non è riuscito alla Saguto e alla sua banda, è riuscito a Malta – dice Pino, incazzato -. Non so quale disturbo possa arrecare Telejato, il cui segnale, solo da poco, arriva a Palermo e parte da Monte Bonifato, sopra Alcamo. Sta di fatto che Malta ha invitato, in un primo tempo l’Italia ad una soluzione, l’Italia non ha partecipato agli incontri, Malta si è rivolta alla corte europea, che gli ha dato ragione. Adesso al ministero non c’è più Passera, ma Guidi (che ha una bella “passera”) e, nei prossimi undici giorni vedremo che cosa hanno intenzione di fare lei e il “patron” Renzi. Io posso annunciare sin da adesso che continuerò a trasmettere, anche a costo di essere arrestato”.

E io sono disposto a farmi arrestare insieme a te.Vedremo quanti di quelli che si sciacquano la bocca sulla difesa della libera informazione, sul rifiuto del conformismo giornalistico, sulla denuncia dei sotterfugi e dei canali sotterranei in cui si muove la mafia, si associa la politica, si aggregano forze occulte e potenti sono disposti a seguirci. Molti tireranno, stanno già tirando un sospiro di sollievo, altri, soprattutto la povera gente che abbiamo da sempre sentito vicina, di cui abbiamo trasmesso i drammi, le voci, i visi, le denunce, i lavoratori e la gente offesa dalle prevaricazioni della mafia e dei cosiddetti “padroni del vapore”, avvertiranno il venir meno di una parte di se stessi, quella che li teneva informati su tutto quanto si consumava sulle loro teste.