Partinico, la storica fontana nascosta tra i pini(FOTO)

Recentemente restaurata, il verde curato, area pulita, fa un po desiderare, un fiore all’occhiello per chi passa davanti la fontana o per qualche turista.
Piccolo difetto segnalato da alcuni cittadini, degli alberi di pini piazziati proprio davanti la fontana che occupano completamente la visuale percorrendo la strada.

La fontana-abbeveratoio che si affaccia nell’antica piazzetta sul lato sinistro per chi viene da Partinico, costituisce una pregevolissima opera del Seicento, che meriterebbe una migliore protezione e un’attenzione maggiore da parte di tutti, perché purtroppo spesso dobbiamo constatare che essa è si trova alla mercè di vandali occasionali e all’uso sconsiderato di allevatori della zona.

Essa è costituita da due parti principali, cioè da un fronte a muro e da un’ampia vasca delimitata da un parapetto. Lo spazio antistante è costituito da un nuovo acciottolato (l’originale non esiste più), delimitato da basole opportunamente sagomate per lo smaltimento dell’acqua. Il fronte centrale è costituito da cinque blocchi, su tre dei quali sono presenti bassorilievi di figure dalle sembianze umane. Nella parte superiore si trova una grande targa con incisa la data di costruzione (1609) e una dedica.

Il fronte centrale termina con un timpano sormontato da tre pinnacoli che sorreggono tre semisfere. Nella parte centrale del timpano è collocato uno stemma in pietra con incise delle figure simboliche: un leone, una palma e la testa di un uomo. Lateralmente al fronte si trovano dieci margherite, cinque per lato, realizzate in bassorilievo su blocchi di tufo, al centro dei quali vi è un foro per la fuoruscita dell’acqua; solo tre di esse sono originali, mentre le altre sono delle ricostruzioni, riconoscibili per la forma più geometrica.

L’impianto idrico, non più esistente, che alimentava le bocche di erogazione, era costituito da un canale addossato al muro di sostegno della fontana stessa. La vasca, pavimentata in cotto, è delimitata da un parapetto costituito da una serie di blocchi di pietra tufacea modellata. La fontana ha cessato di funzionare negli anni cinquanta a causa del sistema di approvvigionamento idrico a cielo aperto che inquinava l’acqua.
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