Il talento partinicese Antonio Lupo e il sogno “rap”

Antonio Lupo, sedici anni e talento da vendere.  Lo studente partinicese ad oggi ha già composto due brani, visibili su YouTube, e chi li ascolta può facilmente rendersi conto che il ragazzo ha della stoffa.

Inizia a rappare l’estate scorsa con gli amici un po’ per gioco, compone versi, e nel giro di pochissimo tempo il rap diventa per lui molto più che una passione. «Il rap – ci spiega – è un modo di interpretare ciò che si vive, la cosa più bella è che lo fai reppando, mettendo tutto in rima. L’abilità di un rapper sta nel saper dire ciò che si pensa e si vede nel miglior modo possibile, nel modo più spettacolare».

Nel primo brano “La mia confessione” la sua passione per la musica rap esce allo scoperto. Nel secondo brano, “Un quadro da dipingere”, Antonio parla della sua vita musicale che paragona a un quadro che deve essere dipinto, i versi sono paragonabili a dei colori.

“Spegni quella luce non ho bisogno di nessun faro, sul palco illumino ogni cosa con questa poesia […] Il mio sogno è dietro quella porta e questa è la chiave […]Questa è la mia confessione”. (da “La mia confessione)

Spendo parole il più possibile, non ti aspettavi che fossi così, abituato al mio volto impassibile […] se descrivi ciò che hai da vivere sono sempre pronto a scrivere, tutto questo è l’unico modo per sopravvivere” (da “Un quadro da dipingere”)

Antonio è un ragazzo determinato e riservato che ama esprimere se stesso con la musica. I suoi versi, scritti con grande abilità, sono contemporanei e la sua musica ha tutta l’aria di essere un grido di ribellione giovanile contro una società che poco comprende le nuove generazioni.