AMBIENTE

Partinico e i cittadini che non fanno la differenziata: il martedì città inondata di sacchetti

Una media di 80 tonnellate ogni martedì. Un numero spropositato di rifiuti che ancora una volta mette in evidenza come a Partinico ci sia la corsa a gettare tutto, anche ciò che si può differenziare. Un fenomeno purtroppo diffuso se si considera che in media ogni giorno in città si producono 50 tonnellate complessive di spazzatura, compresa quindi anche la quota del differenziato. Come spiegare quindi le 80 tonnellate gettate in una sola giornata a settimana?

“Il martedì è il giorno della raccolta porta a porta dell’indifferenziato – afferma Aldo Tola, responsabile dei servizi dell’Ato Palermo 1, società che a Partinico gestisce la raccolta e smaltimento dell’immondizia – e purtroppo in tanti si affrettano a disfarsi di tutta la spazzatura senza fare alcuna differenziata”. In buona sostanza c’è una buona fetta di partinicesi che materialmente si rifiutano di volere fare la raccolta differenziata.

Vuoi per ignoranza, vuoi perché stufi dai continui disservizi, vuoi anche perché in tante occasioni hanno constatato che i loro sforzi nel separare i rifiuti correttamente non ha portato ad alcun frutto ed in molte occasioni tutto è stato raccolta in via d’urgenza come indifferenziato. Questo a causa del continuo blocco del servizio negli ultimi anni per i più svariati motivi: le discariche sature, i ritardi della Regione nel rinnovare le ordinanze per lo smaltimento, ma anche i ritardi del Comune nel pagare le quote dovute all’Ato con la conseguenza di far accumulare stipendi non pagati agli operai i quali a loro volta in segno di protesta si sono fermati più volte.

Problemi in serie che hanno finito per rendere instabile un servizio essenziale come quello della raccolta rifiuti. I problemi in questo caso non vengono mai da soli. Infatti l’enorme quantità di spazzatura del martedì mette in crisi il sistema di raccolta: “Partinico non ha mezzi e personale adeguati per potere recuperare in un solo giorno 80 tonnellate di spazzatura – aggiunge Tola -. Questo significa che c’è indifferenziata che non viene raccolta e l’indomani, con un calendario che prevede rifiuti di altra tipologia, si verifica una sovrapposizione che manda in tilt il servizio”.

Sulla “resistenza” culturale dei partinicesi Tola aggiunge: “Non fare la differenziata non è sicuramente la soluzione ai problemi che si sono riscontrati nel settore, anzi. Oltre ad essere un dovere di ogni cittadino comunque aiuta a risolvere tanti problemi, a cominciare dai limiti che ha il Comune nello scaricare in discarica determinate quantità di rifiuto”.