Partinico e Trappeto, bunker seconda guerra mondiale: progetto per tutelarli

Almeno due fortini militari a Partinico, altrettanti nella vicina Trappeto ed uno a Terrasini ma uno di fatto è già scomparso perchè demolito. E proprio per non perdere la memoria in questa fetta di territorio prende vita il progetto “Cercami” che nasce dalla collaborazione tra Palermo Pillbox Finders, gruppo di ricercatori storici impegnati nell’individuazione e nella tutela delle postazioni militari della seconda guerra mondiale e BcSicilia, associazione dedita alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali in Sicilia.

L’sos parte proprio dal partinicese dove già un fortino militare è stato raso al suolo appena qualche mese fa: si tratta della “cupola” della Ciammarita. Il Genio militare di Palermo ha incaricato una ditta privata per abbattere la struttura muraria. Stiamo infatti parlando di un’opera realizzata a scopo militare durante la seconda guerra mondiale: serviva proprio a fare da “vedetta” lungo questo tratto di costa quando anche per vie navali si rischiava di essere attaccati.

Nel dopoguerra pian piano questa “cupola militare” è stata abbandonata ed è diventata poco più che un rudere: si è andata via via sgretolando, diventando comunque un pericolo dal momento che nel tempo mai un intervento era stato fatto per il suo consolidamento. Un’altra vedetta di questo tipo è stata censita nel costone che sovrasta il porto e sostanzialmente ha la stessa conformazione di quella abbattuta alla Ciammarita.

A Partinico sino ad ora sono due i siti risalenti alla seconda guerra mondiale, uno nel quartiere di Santa Caterina e l’altro invece in aperta campagna (NELLA FOTO). Altro bunker è stato già segnalato in territorio di Terrasini a San Cataldo, all’esatto confine con Trappeto e Partinico. Aree quindi ricche di questi “reperti” storici e si ipotizza infatti che altri ancora ne saranno a breve scoperti. Il progetto “Cercami” va proprio in questa direzione.

Si va a caccia di postazioni militari realizzate nel corso dell’ultima guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, nell’ambito del faraonico progetto di difesa della “Fortezza Europa”, da una possibile invasione di forze nemiche, in questo caso anglo-americane. Sbarco che si materializzò  nel luglio del 1943. L’obiettivo del progetto è quello di censire e rilevare i bunker esistenti sul territorio, individuandone la presenza e lo stato di conservazione delle stesse.

“L’esigenza di un censimento – si legge in una nota di BcSicilia – nasce dall’importanza che le postazioni militari locali, che siano fortini, caserme, postazioni antiaeree o trincee, hanno assunto in questi anni nel contesto socio-culturale della nostra comunità suscitando un crescente interesse in ricercatori, appassionati, cittadini e turisti”. Una particolare attenzione verrà posta nella creazione di itinerari conoscitivi al fine di poter effettuare delle visite guidate per la conoscenza di una pagina particolare della storia del partinicese e siciliana in genere.