ENTI LOCALI

Partinico, Comune contro la marea di morosi ed evasori: inviati oltre 10 mila accertamenti

Sul filo della prescrizione il Comune mette in moto la sua macchina organizzativa per non perdere milioni e milioni di euro. Si tratta dei tributi, obolo particolarmente odiato dai partinicesi (e non solo) e sono le alte percentuali di evasioni e morosità che lo testimoniano. Proprio in questi giorni l’ufficio Tributi del municipio sta correndo ai ripari per evitare che possano andare perdute ben 10.500 cartelle inerenti la tassa sui rifiuti.

I 5 anni di mancato pagamento sono oramai alle porte e proprio per questo il municipio ha avviato una ricognizione a tappeto con avvisi di accertamento che stanno per arrivare nelle case dei furbetti. Si tratta delle imposte sui rifiuti che dal 2012 in poi hanno cambiato varie denominazioni: prima Tarsu, poi Tares ed adesso Tari. Nella sostanza però non è cambiato nulla: si tratta per l’appunto della tassa per il pagamento del servizio della raccolta e smaltimento della spazzatura.

“Dai tabulati elaborati, per gli anni 2013 e 2014, – afferma il responsabile del Settore Tributi Giuseppe Misuraca – risulta che circa 10.500 posizioni contributive sono prive di pagamento e che pertanto si ritiene necessario provvedere alla notifica di appositi avvisi di accertamento al fine di recuperare il credito vantato ed interrompere nel contempo la prescrizione quinquennale”.

In quest’ottica è stato affidato ad una ditta privata l’appalto per l’imbustamento e il recapito degli oltre 10 mila avvisi. Le ultime notizie filtrate sulle difficoltà nel far quadrare i conti del municipio hanno messo in allarme i partinicesi anche perchè il Comune dovrà necessariamente far cassa per far respirare le proprie asfittiche finanze. Basti pensare al recente riaccertamento dei residui attivi e passivi (debiti e crediti accumulati dal Comune, ndc) che prevedono 12 milioni di euro da recuperare in 30 anni, quindi quasi mezzo milione l’anno che il Comune, in un modo o nell’altro, dovrà riuscire a ricavare.

Ma c’è da fare i conti anche con l’elevatissima evasione tributaria che ha dissanguato ed eroso ogni anno le casse comunali. Spesso le difficoltà degli uffici sono proprio quelle di trovare il bandolo della matassa e chiudere gli esercizi finanziari in equilibrio. Il problema essenziale per Partinico resta proprio l’altissima evasione tributaria. Soltanto di tassa sui rifiuti nei 5 anni compresi tra il 2010 e il 2015, come accertato dai Revisori dei conti, si registra un mancato incasso di ben 10 milioni e 300 mila euro.

Non solo: anche di Ici è stato scoperto un buco da oltre 700 mila euro creato dagli evasori dal 2009 al 2011. Ad essere stati scoperti ben 1.407 contribuenti che non hanno mai sborsato il becco di un quattrino pur essendo possidenti di immobili. A stanarli sempre gli uffici del Settore Tributi del Comune nell’ambito di un piano di recupero delle imposte che sta cominciando a dare i suoi frutti.

E’ stata più volte sollecitata la necessità della costituzione di un’“unità operativa intersettoriale”: una squadra che sino a qualche anno fa era stata attiva all’interno dell’ente e che aveva il compito specifico dell’accertamento dell’attività evasiva dei tributi locali. Un paio di anni fa il consiglio comunale diede indicazione di stipulare appositi accordi con l’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione fiscale ma non se ne fece mai nulla. Comunque qualcosa si è mosso seppur lentamente: in due anni, secondo quanto certificato dall’assessorato al Bilancio, sono stati recuperati ben un milione e 276 mila euro.