AMBIENTE

Partinico, acqua inquinata nel quartiere di via Madonna: colpa delle condotte colabrodo

Acqua che si mischia ai reflui fognari. Non è la prima volta che accade a Partinico e torna non potabile l’acqua in diverse vie della città, in uno dei quartieri più vasti del territorio. Si tratta della zona di via Madonna del Ponte dove l’Amap, la società che gestisce il servizio idrico e fognario a Partinico, ha comunicato al Comune delle “anomalie” nella qualità dell’acqua per l’esattezza nelle vie Cutrò, Bella, Stabile, Palazzolo e Zito (nella foto).

All’incirca  ad esempio coinvolti un centinaio di nuclei familiari, quindi qualcosa come 500 partinicesi. Anomali che altro non sono se non acqua inquinata che sgorga dai rubinetti. Ad essere venuti a contatti, per l’ennesima volta, rete idrica e fognaria a causa delle cattive condizioni delle condotte vecchie oramai di mezzo secolo e su cui non si sono mai fatti massicci interventi di sostituzione delle condotte.

Si è andati avanti nei decenni a interventi di piccola manutenzione, come pensare con un pugno di sabbia di seppellire un oceano, tanto per usare un eufemismo. Già l’Amap con i propri tecnici è al lavoro per cercare di trovare l’ipotetica infiltrazione fognaria: “Sono state rilevate – sottolinea nella nota inviata al Comune dal coordinatore provinciale della municipalizzata, Giuseppe Arcuri – alterazioni delle caratteristiche organolettiche dell’acqua potabile erogata alle utenze della zona”. Si presume “la compresenza di guasti con perdite idriche e fognarie”.

Nella stessa missiva l’Amap sostiene di avere informato della cosa tutte le utenze cittadine interessate della “non conformità dell’acqua distribuita” attraverso questa porzione di rete idrica. A conclusione degli interventi la società che gestisce le reti tornerà a fare campionamenti e analisi di laboratorio: “L’obiettivo – aggiunge Arcuri – è quello di accertare e risolvere le cause dei guasti e dell’anomalia rilevata”.

Intanto, in attesa che anche il dipartimento cittadino dell’Asp di Palermo effettui dei campionamenti dell’acqua per confermare l’inquinamento idrico, il commissario straordinario del Comune Maurizio Agnese ha emanato un’ordinanza di divieto di potabilità in queste 5 vaste arterie della città: “Si vieta il consumo umano – scrive – oltre che in queste vie anche nelle utenze immediatamente adiacenti.

In caso di rischi per la salute pubblica procedere anche alla sospensione dell’erogazione”. Si tratta comunque di un provvedimento preso a livello cautelativo e ne spiega il motivo la responsabile del procedimento per conto del Comune, Maria Vita Ragona: “Non sono pervenute determinazioni analitiche che determinino le cause dell’inquinamento, la qualità e la tipologia”. Appena qualche mese fa lo stesso identico problema si era verificato in zona sempre nelle vie Bella, Cutrò e Stabile e la potabilità da poco era stata ripristinata. Ora però per i residenti torna l’incubo.

Questa però è solo l’ultima di una serie infinita di casi in cui è emerso l’inquinamento dell’acqua nelle case dei cittadini: è successo a più riprese negli ultimi tre anni nella fontana di piazza Duomo, nelle fontanelle di via Bari, via Aguglia, ed ancora in passato nelle vie Gallina e nelle arterie adiacenti, nel cuore del quartiere attorno alla via Madonna del Ponte. Persino a Pozzo Ramo, a causa di un guasto, fu vietata la potabilità.

Nel giugno del 2015 il Comune presentò il “conto” all’Amap, fornendo una relazione in cui si denunciava la presenza di ben 45 perdite idriche dalle condotte. Stessa situazione che si verifica anche nelle reti fognarie dove tantissime sono state le rotture, alcune riparate altre ancora invece in via di riparazione. Quest’ultima condizione davvero preoccupante se si considera che si sono verificati veri e propri sversamenti di liquami sulle strade: è accaduto nelle vie Mulini, Principe Umberto, Tafarella, San Martino, Parrini, Milano, Monteverdi, Leopardi e Zito.