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Alcamo, ok al regolamento “Orti urbani”: in gestione i terreni confiscati alla mafia (VIDEO)

Via libera al regolamento sugli “orti urbani” che permetterà l’utilizzo anche di appezzamenti di terreno confiscati alla mafia e ad oggi ancora inutilizzati. Il consiglio comunale di Alcamo ha approvato il testo quasi all’unanimità: 18 sì, un solo astenuto dopo un dibattito abbastanza serrato. In buona sostanza il regolamento permette di poter utilizzare terreni incolti o abbandonati che risultino essere di proprietà del Comune e chiaramente la maggior parte di essi sono proprio i terreni strappati a Cosa nostra in via definitiva sulla cui destinazione spesso ci sono molte pastoie burocratiche che rallentano l’affidamento.

Il regolamento “Orti urbani” dovrebbe in un certo senso aiutare a superare questo impasse. A farne richiesta potranno essere residenti che abbiano l’intenzione di coltivare i terreni non a scopo di lucro e che non siano titolari di altri terreni. In caso di più richieste si passerà a verificare il reddito Isee dando priorità ovviamente ai redditi più bassi.

Gli orti coltivati sono destinati compatibilmente con le finalità sociali, educative, ricreative o terapeutiche, alla coltivazione di piante da frutto, ortaggi, erbe aromatiche, fiori e vengono messi a disposizione dall’amministrazione comunale, quindi con possibili utilizzi anche per le scuole. Dubbi sono stati espressi dall’opposizione per la mancanza di un elenco con le aree già individuate e quale eventuale approvvigionamento idrico verrebbe garantito.

Dalla maggioranza e dagli uffici comunali la garanzia che queste informazioni arriveranno a stretto giro di posta dietro deliberazione della giunta che andrà anche a stabilire prossimamente un canone da pagare per la gestione delle aree.

Diversi emendamenti sono stati approvati: è stato introdotto il limite ad un solo rinnovo della gestione del terreno, quindi sarà concesso un massimo di 5 anni più altri 5. Nell’assegnazione per reddito Isee sarà dato un punteggio più alto a chi è inoccupato e ha un reddito familiare complessivo più basso. Inoltre a chi non avrà reddito sarà garantito uno sconto del 90 per cento sul canone di gestione.

Infine è stata estesa la gestione del terreno agli eredi in caso di decesso della persona a cui era stato affidato l’appezzamento. E’ saltata invece la trattazione sul regolamento per la raccolta differenziata dei rifiuti. Il punto è stato ritirato in quanto solo poche ore prima del consiglio è stato trasmesso un allegato da parte di un funzionario istruttivo alla dirigente della Direzione che quindi non ha potuto esprimere il suo parere tecnico.

In merito laconico il commento del segretario generale Vito Bonanno: “Molte istruttorie delicate – ha evidenziato – sono fatte con approssimazione e leggerezza. Occorre maggiore rigore e professionalità”.

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