AMBIENTE

Partinico, emergenza rifiuti: “Cambiamo Partinico” chiede dimissioni del commissario del Comune

Si dicono pronti alle dimissioni se l’intero consiglio comunale di Partinico fosse di questa idea. Con l’obiettivo di dare istituzionalmente un segnale forte. Anche se, a pochi mesi dalle elezioni, forse sarebbe un gesto fine a sè stesso seppur forte. E nel contempo chiedono anche le dimissioni del commissario che tregge le sorti del municipio, Maurizio Agnese.

La presa di posizione è quella dei tre consiglieri comunali di “Cambiamo Partinico”, Gianluca Ricupati, Valentina Speciale e Giovanni Billeci, che in una lettera aperta alla città hanno voluto rappresentare il drammatico momento che sta vivendo la città con l’emergenza rifiuti che si va facendo sempre più massiccia.

Con una raccolta oramai quasi del tutto ferma, un’emergenza sanitaria dichiarata dall’Asp e un’ordinanza con l’articolo 191 emanata dal commissario straordinario del Comune Maurizio Agnese in cerca di una ditta che fornisca i mezzi da noleggiare per la raccolta della spazzatura, Partinico affoga sempre più nei rifiuti.

“Era auspicabile un impegno quotidiano e incessante per provare ad uscire da un’emergenza divenuta ormai normalità – affermano Billeci, Ricupati e Speciale -. Invece, la presenza sporadica e a giorni alterni del Commissario del Comune rende ancora più difficoltosa l’individuazione di una via d’uscita. Per questo il nostro gruppo consiliare ritiene che le dimissioni di Agnese siano un atto dovuto nei confronti della città. Se anche le dimissioni del consiglio comunale, per quel che possono valere a pochi mesi dalle elezioni, potessero servire a scuotere l’immobilismo della politica regionale e nazionale noi sicuramente saremmo i primi a farlo”.

L’impressione è che non ci sia più una via d’uscita se non quella di un intervento sovracomunale, quindi essenzialmente dalla Regione e dello Stato: “Oggi questi problemi sono talmente consolidati – aggiungono i consiglieri di Cambiamo Partinico – che neanche tutte le proposte che abbiamo avanzato negli anni sarebbero immediatamente realizzabili e forse nemmeno più sufficienti a risolvere la situazione. Pertanto, risulta necessario e inderogabile un intervento di Stato e Regione, intervenendo in maniera sostitutiva al Comune, non mancando di accertare le gravissime responsabilità di chi ha generato tutto questo, facendo pagare loro i danni causati alla vivibilità e all’immagine di Partinico”.

Pesanti critiche sono state rivolte a chi ha governato la città per 9 anni consecutivi, quindi l’ex sindaco Salvo Lo Biundo e gli assessori che si sono succeduti al suo fianco, e i consiglieri della sua maggioranza ritenuti gli artefici di questa disastrosa situazione:

“Il governo cittadino ha prima sprecato anni dopo l’annunciata liquidazione degli Ato, – si legge nella missiva – rincorrendo una fantomatica aggregazione con i Comuni virtuosi della provincia di Trapani, peraltro mai avvenuta, perdendo l’occasione concessa dalla Regione di ritornare alla gestione comunale; ha poi voluto un nuovo piano di gestione dei rifiuti (Aro) affidato all’esterno con costi uguali a quelli attuali; ha poi ritardato a presentare i documenti necessari per realizzare il suo stesso progetto; ha nel frattempo abbandonato decine di mezzi comunali ed ex Ato, facendo continuo ricorso ai noleggi con aggravio di costi; ha prodotto un buco finanziario nel bilancio del Comune di Partinico, nascosto accuratamente prima di lasciare la Città all’attuale gestione commissariale che subito ha reso evidente una situazione economica disastrosa ed irrisolvibile, in un dissesto finanziario che nessuno ha il coraggio di dichiarare”.