POLITICA

Partinico, nel Pd oramai guerra aperta tra segreteria cittadina e “faraoniani”

Rischia di avere pesantissimi strascichi lo strappo ufficiale all’interno del Partito Democratico. Con un partito abbandonato dall’ex sindaco Salvo Lo Biundo, dopo la mancata elezione e il risultato deludente alle scorse elezioni regionali, e lo scollamento totale della base c’è chi va spingendo alla segreteria provinciale per un commissariamento. Intanto c’è anche chi chiede la testa della segretaria cittadina Franca Sicula.

Lo ha fatto ufficialmente uno degli iscritti più in vista, Giuseppe Di Girolamo, da tempo dissidente della segreteria locale, fondatore dell’oramai disciolto circolo Big Bang e primo sponsor della corrente vicina al sottosegretario Davide Faraone. Una bufera che esplode a pochi mesi dalle elezioni amministrative della prossima primavera e che sancisce un’ulteriore spaccatura dei Democratici, dal momento che l’altra corrente composta dall’ala storica vicina al consigliere comunale Michele Chimenti da tempo ha già espresso l’intenzione di presentarsi alle prossime competizioni sotto il vessillo del civismo.

“Questo signore (riferendosi a Di Girolamo, ndc) – scrive la Sicula – non ha mai partecipato attivamente alla vita del circolo. La sottoscritta e i militanti hanno pagato di tasca propria le spese per gli arretrati dell’affitto, visto che i proventi delle iscrizioni da soli non sono mai bastati. Vorrei ricordare le battaglie sulla delocalizzazione della distilleria Bertolino che ci ha visto protagonisti nella scorsa legislatura, grazie al coinvolgimento dei nostri deputati di riferimento. Oppure la battaglia per finanziare il rifacimento della rete irrigua della diga Jato che grazie all’impegno del deputato regionale Antonello Cracolici ha consentito di riprogrammare un intervento da 10 milioni di euro per la sostituzione delle condotte del I lotto a sollevamento dell’invaso Poma e l’ampliamento della vasca di accumulo di Contrada Baronia. Questi sono solo alcuni esempi che Di Girolamo non conosce perché latitante nella vita del partito”.

Secca la smentita del “faraoniano” della prima ora che sostiene al contrario una scarsa propensione a far partecipare le voci critiche dalla segreteria locale, ricordando una riunione del gennaio 2016: “Contestai l’allora sindaco Lo Biundo – evidenzia – sul principio di armonizzazione contabile imposto dalla normativa nazionale e ai fini della redazione del bilancio. In quell’occasione venivo messa a tacere sia dalla segretaria che dal vicesegretario, i quali sentivano il bisogno di minimizzare sulle criticità inerenti la gestione del bilancio comunale. Ad oggi è acclarata la situazione disastrosa in cui versa il Comune di Partinico sotto il profilo economico finanziario e i conseguenti disservizi sono sotto gli occhi di tutti i Partinicesi. Tutti i nodi vengono al pettine”.