ENTI LOCALI

Trappeto, albergo di lusso in area archeologica? La Regione vuol vederci chiaro

Ambientalisti e storici incrociano le dita e incassano intanto un punto a favore sulla vicenda della contestata realizzazione di un complesso alberghiero di lusso a San Cataldo in un’area che viene considerata di valore archeologico. L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ha deciso con proprio decreto di assoggettare alla Vas, la valutazione ambientale strategica, il megaprogetto della Alessandra Costruzioni 77 srl di Palermo.

La commissione tecnica specialistica della Regione, che si esprime in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale, ha espresso il suo parere in merito: “Il progetto – si legge nella relazione – è da assoggettare alla procedura di valutazione ambientale strategica per le motivazioni e con le prescrizioni in esso contenute”. L’assessorato regionale ha preso atto del parere ed ha approvato il decreto. Questo vuol dire che il complesso alberghiero sarà sottoposto a una serie di valutazioni per verificare il suo impatto ambientale in zona.

Recentemente il consiglio comunale si era espresso approvando una variante al piano regolatore che permetterebbe per l’appunto la realizzazione di questo insediamento ricettivo. La zona del Prg “contesa” è quella di San Cataldo, un tratto di costa sfregiato da un inquinamento ultraventennale tanto che vige un divieto di balneazione lungo tutta la costa. L’area da trasformare sarebbe ampia all’incirca 50 mila metri quadrati e il complesso alberghiero a 5 stelle prevede da progetto edificazioni a stecca con piscine, campi da tennis, un anfiteatro e ristoranti.

Sono previste in tutto 44 unità abitative distribuite su tre locali indipendenti per una ricettività di 264 persone, un corpo centrale alberghiero con 8 camere per 16 posti letto, alloggi per il personale, bar, un ristorante-pizzeria ed una Spa (una sorta di centro benessere). Gli stessi vertici dell’Alessandra Costruzioni 77 srl hanno illustrato nell’aula consiliare il progetto proiettando un video in cui è stato spulciato ogni aspetto del resort che dovrà sorgere. L’investimento previsto ammonta a circa 5,6 milioni di euro mentre a livello occupazionale si prevedono 30 assunzioni tra addetti alla cucina, alla ricezione, al bureau e al bar, ed ancora giardinieri, operai di manutenzione ed alle piscine, inservienti delle pulizie, facchini, autisti, direttore e vicedirettore.

Oltre ai parcheggi ci saranno altre aree coperte che comprendono persino un solarium, un anfiteatro e gradinate al servizio degli impianti sportivi. L’oramai ex deputata alla Camera Claudia Mannino aveva avanzato formale richiesta di accesso agli atti al Comune parlando di “ecomostro” che danneggerebbe il paesaggio e il patrimonio culturale. La Mannino ha parlato di “zona incontaminata e di pregio naturalistico, storico ed archeologico”. Si teme che nel promontorio oggetto della variante insistano preesistenze archeologiche. L’alveo del fiume inoltre è zona di riproduzione e di migrazione di avifauna protetta come la volpoca, la gru e la poiana.