CRONACA

Franco, la voce di Telejato  “Era un grande lavoratore”

Era la voce dei servizi di Telejato, con l’emittente televisiva fondata da Pino Maniaci collaborava ormai da vent’anni. Francesco Buzzotta, chiamato da tutti “Franco”, lavorava nel settore amministrativo di una cantina vitivinicola, ma non aveva mai abbandonato la passione per il giornalismo.

Ha perso la vita nel tragico schianto avvenuto sulla provinciale che collega Partinico a Grisì, un incidente di cui, poco prima, i colleghi erano stati informati, come di consueto. “Mi stavo recando sul posto per documentare cosa fosse accaduto – racconta Maniaci – ma non avrei mai potuto immaginare che avrei perso un amico fraterno. Franco era la punta di diamante di Telejato, un grande lavoratore che non conosceva orari e che mi è sempre stato vicino, anche nei momenti più bui della mia vita”.

Buzzotta stava attraversando un brutto periodo. Soltanto tre giorni fa aveva perso il padre in seguito ad una malattia fulminante, sei mesi fa era morta anche la madre. “Ciao padre – scriveva su Facebook lunedì – sei stato un grande umile uomo. Hai voluto raggiungere la mamma, senza di lei nulla aveva più un senso”. Parole di dolore per la seconda terribile perdita nel giro di poco tempo, dopo la quale gli amici l’avevano visto inevitabilmente stanco e provato. “Ci siamo visti martedì pomeriggio al funerale nella chiesa di Partinico – prosegue Maniaci – era distrutto. Mi aveva detto che voleva comunque tornare presto al lavoro, doveva trovare la forza per andare avanti”.

Buzzotta lascia la moglie e due figlie, Giorgia e Chiara. Chi lo conosceva descrive un uomo “tutto casa e lavoro”, che amava la sua famiglia e faceva il possibile per non fargli mancare mai nulla. “Spesso saltava anche il pranzo pur di portare a termine ciò che doveva fare – raccontano i colleghi – una persona eccezionale, di cui ci si poteva fidare totalmente”. “Franco” era molto conosciuto nelle redazioni giornalistiche della Sicilia occidentale, decine in queste ore i messaggi di coloro che avevano lavorato con lui: “Gran brava persona – scrivono sui social network amici e colleghi – un uomo ricco di sani principi”. E ancora: “Era professionale e serio in tutto ciò che faceva, ciao Franco, non ti dimenticheremo mai”.