CRONACA

Partinico, omicidio Salvia: condannato Gianluca Rizzo, in abbreviato un anno e mezzo

Prima condanna per l’omicidio di Antonino Salvia (nella foto a destra), 23 anni, ucciso a Partinico a causa di una serie di coltellate a conclusione di una sorta di “regolamento di conti”. Il gup Guglielmo Nicastro ha inflitto una pena ad un anno e 6 mesi a Gianluca Rizzo (nella foto a sinistra), 28 anni, per aver preso parte a quella rissa che costò la vita all’amico. Rizzo infatti spalleggiava Salvia in quella torrida giornata del 22 giugno del 2016.

E’ stato l’unico che ha scelto il rito abbreviato, potendo quindi contare sullo sconto di un terzo della pena. Difeso dall’avvocato Claudio Congedo, per il giovane i pubblici ministeri Chiara Capoluongo e Giulia Beux avevano chiesto due anni. Sulle sue spalle le accuse di rissa aggravata e porto d’armi atti ad offendere. Le parti civili si sono equamente divise tra gli avvocati Michele Calantropo e Cinzia Pecoraro.

In questo fatto di sangue furono coinvolti i fratelli Francesco e Giuseppe Autovino, rispettivamente di 50 e 54 anni. Il primo sta affrontando il processo ordinario in corte d’Assise mentre il secondo nel frattempo è deceduto, motivo per cui è decaduto il processo a suo carico. A fronteggiarsi in quella rissa furono per l’appunto da una parte i fratelli Autovino e dall’altra Salvia e Rizzo secondo la ricostruzione che all’epoca venne fatta dai carabinieri.

Si arrivò a tanto dopo i primi screzi, anche pesanti, che andavano avanti da tempo sino a che non scoppiò la rissa mortale che avvenne in via Cimabue, proprio il 22 giugno di due anni fa. In questa violenta colluttazione saltò fuori un coltello e diversi fendenti raggiunsero Salvia, quello fatale al petto che gli fu letteralmente squarciato. La corsa in ospedale si rivelò inutile per il 23enne: pur essendo arrivato cosciente, avendo perso molto sangue, pochi minuti dopo è collassato ed è spirato.