POLITICA

Partinico, domani urne riaperte per il ballottaggio: vero avversario il pericolo astensionismo

Sarà una sfida tutta interna al centrodestra si può dire quella del ballottaggio di domani 24 giugno a Partinico. Da una parte Maurizio De Luca (nella foto a destra), 47 anni, docente, supportato alla luce del sole dal blocco del centrodestra: Forza Italia, Diventerà Bellissima, Nuova Sicilia, Fratelli d’Italia e Udc; dall’altra Pietro Rao (a sinistra), 56 anni, farmacista, già presidente del consiglio comunale e deputato alla Camera con trascorsi nel centrodestra, il quale si è presentato con due liste, Alleanza dei siciliani e Salviamo Partinico, vicino alle posizioni della Lega che però ha negato da Palermo l’utilizzo del simbolo per contrasti interni a livello locale.

Alle urne saranno richiamati oggi 28.634 aventi diritto distribuiti su 30 sezioni: al primo turno in 17.290 si sono recati a votare, un netto calo rispetto alla tornata di 5 anni (ma si votava su un giorno e mezzo) di quasi il 12 per cento. Il vero avversario da battere, è l’impressione generale, sarà quello dell’astensione se si considera che al ballottaggio del 2013 andarono al voto appena il 50,73 per cento e il fondato rischio è che oggi questa soglia sia destinata ad abbassarsi ulteriormente.

I dibattiti pubblici, così come i vari comizi, hanno fatto emergere in queste settimane di campagna elettorale l’assenza della città. Una sfida che sostanzialmente si è imperniata sullo stesso leitmotiv: da una parte Rao a rivendicare l’esperienza e la necessità di governare sin da subito conoscendo la macchina amministrativa, dall’altra la “freschezza” del volto nuovo e la necessità di “svecchiare” la città dalle “vecchie logiche”.

Al primo turno il più votato è stato De Luca, con 4.034 preferenze pari al 24,29 per cento degli aventi diritto; dietro di lui per l’appunto Rao che nonostante le due liste in meno è riuscito a raggiungere il 20,15 per cento per effetto dei suoi 3.345 voti. Nè da una parte, nè dall’altra sono stati fatti apparentamenti tecnici e questo vuol dire che non è scattato alcun premio di maggioranza. In buona sostanza chi vincerà le elezioni si porterà con sè 14 consiglieri, 10 invece spetteranno all’opposizione che sarà composta anche dal candidato sindaco perdente.

De Luca però alla fine ha fatto un apparentamento politico alla luce del sole: ha tirato a sè la candidata sindaco di tre liste civiche, Maria Grazia Motisi, nominata assessore e vicesindaco insieme all’altra sua compagna di viaggio nella stessa coalizione, Angela Landa. Loro due si vanno ad unire agli altri tre assessori nominati in prima battuta: Patrizio Lodato, Meruccio Polizzi e Bernardo Rizzo. Rao ha pure pescato dalla coalizione della Motisi, tanto da aver nominato Vincenzo Rinaudo che era in una delle sue liste: a lui si aggiungono Giovanni Guagliardo, Silvana Abisso Sapienza, Rossella Suriano e Aldo Imperiale.