CRONACA

Partinico, Rao condannato dalla Corte dei Conti per ruolo in Italia Lavoro: dovrà risarcire 77 mila euro

I giudici d’appello della Corte dei Conti hanno condannato l’ex presidente del Consiglio di amministrazione della società Lavoro Sicilia Spa della Regione Siciliana, il partinicese Pietro Rao, a risarcire la somma di 77 mila euro alla Regione.

Rao era stato citato in giudizio per aver disposto, nel 2010, una nomina dirigenziale e varie progressioni verticali ed incrementi salariali a favore del personale dipendente della società, in contrasto secondo l’accusa “con le norme regionale che per contenere la spesa pubblica per i costi del personale vietava alle società a partecipazione maggioritaria regionale, tra l’altro, di procedere all’assunzione di personale ovvero a promozioni.

In primo grado Rao era stato condannato a pagare 126 mila euro. Una riduzione della somma che i giudici di secondo grado hanno deciso accogliendo le richieste dell’avvocato circa “la complessità dell’organizzazione amministrativa, – si legge nella sentenza – il breve periodo di tempo in cui Rao è rimasto in carica, nonché la scarsa chiarezza della normativa da applicare. Da qui un taglio della condanna del 25%”.

Pietro Rao, 56 anni, farmacista, già presidente del consiglio comunale e deputato alla Camera con trascorsi nel centrodestra, alle scorse elezioni amministrative di giugno a Partinico si è rifatto politicamente vivo candidandosi a sindaco. Con 8 candidati in lizza è riuscito ad arrivare al ballottaggio con il sostegno di due liste civiche e per effetto di questo risultato, con la recente riforma elettorale, ha avuto diritto ad un seggio in consiglio comunale.

Rao aveva ricoperto il ruolo all’interno di Lavoro Sicilia spa per effetto del suo legame politico molto forte con l’allora governatore della Sicilia Raffaele Lombardo dell’Mpa. Abbiamo contattato Rao per una replica ma non è stato possibile raggiungerlo telefonicamente.