ENTI LOCALI

Partinico, giù le mani da Palazzo Ram e l’assessore fa retromarcia: “Non si vende, solo una provocazione”

“Era una provocazione”. Ha il sapore della marcia indietro quella dell’assessore al Patrimonio Patrizio Lodato finito nell’occhio del ciclone delle polemiche per avere paventato qualche giorno fa di vendere il cinquecentesco Palazzo Ram per farne un resort di lusso attrazione per i turisti. Inevitabile che queste parole abbiano scatenato una serie di reazioni a catena, forse però era meno prevedibile che queste lamentele per l’uscita dell’assessore arrivassero dalla stessa maggioranza a sostegno del sindaco Maurizio De Luca che di per sè non è che scoppi di salute in quanto a compattezza.

Le parole del consigliere comunale di Diventerà Bellissima, Toti Comito, in qualche modo fanno trasparire che ci sia stata anche più di qualche accesa discussione: “Sono convinto che le esternazioni riportate dalla stampa circa le dichiarazioni dell’assessore Lodato sono deduzioni giornalistiche o al massimo provocazioni mal poste o mal riportate che lo stesso avrà modo di chiarire – ha provato a giustificare Comito -. Palazzo Ram appartiene alla storia di questo paese e questa amministrazione la restituirà quanto prima alla cittadinanza sottraendola a decenni di incuria, affarismo, scarsa sensibilità. È stato un impegno preciso del sindaco De Luca, se non fosse altro per il fatto stesso che essendo un architetto nutre animo sensibile verso i beni monumentali tutti della nostra cittadina”.

Intanto dall’opposizione questa presunta “provocazione” non sarebbe stata per nulla percepita: “Sembra che l’assessore Lodato abbia la delega alle privatizzazioni – attacca il consigliere Emiliano Puleo di Cambiamo Partinico-Partinico città d’Europa-. Da quando è stato chiamato a ricoprire la carica di amministratore non fa altro che rilasciare dichiarazioni di intenti che non vanno al di là dei continui annunci di voler privatizzare tutto, dal cimitero ai beni monumentali storici della nostra città. Questo non glielo consentiremo e sono certo che troverà il disappunto di diversi consiglieri della sua stessa maggioranza, sempre se possiamo definirla tale, che fino a qualche mese fa si battevano contro le privatizzazioni indiscriminate di beni e servizi della passata e fallimentare Amministrazione Lo Biundo”.

E puntuali arrivano proprio le precisazioni dell’assessore Lodato. In realtà la sua appare una vera e propria marcia indietro dal momento che l’amministratore aveva chiaramente detto che in caso non si fosse riusciti ad agganciare i fondi per ristrutturare Palazzo Ram allora si sarebbe dovuto pensare alla vendita, definendola un’idea e non certo una provocazione: “L’idea della vendita – asserisce oggi – è una provocazione che il sottoscritto ha lanciato, per portare all’attenzione di molti la questione, dibatterla e pungolare tutti quelli che in materia positiva possono dare il loro contributo. Le polemiche stucchevoli le lascio a chi, in questi anni, ha amministrato la città e la Regione, lasciando Palazzo Ram al suo totale abbandono e degrado”.

“Palazzo Ram non si tocca – scrivono in una nota associazione Atha, Bc sicilia, Gruppo studi e ricerche, Legambiente e Pro Loco -. Sia chiaro a quanti ritengono d’avere trovato nelle vecchie mura restaurate in anni di impegno e sacrifici e che ancora trasudano bellezza e funzionalità, il mezzo di godimento per pochi quando, al contrario, quel bene va parcellizzato ed assegnato metaforicamente ad ogni cittadino di Partinico perché ne goda e sia mezzo di riscatto sociale e  culturale”.