ENTI LOCALI

Balestrate, protesta per l’acqua contaminata: si va verso un comitato

Non più di un centinaio le presenze in piazza sabato pomeriggio a Balestrate per protestare per i continui disagi legati al servizio idrico oramai da più di due anni. Ad organizzarsi un gruppo di cittadini che si sono costituiti spontaneamente, a cui si sono uniti anche i rappresentanti della politica locale, del consiglio e dell’amministrazione cittadina.

Alla fine, nonostante l’adesione abbastanza scarsa da parte dei balestratesi, è stato deciso di costituire un comitato cittadino per avanzare alcune richieste all’Amap, la società che gestisce l’erogazione idrica a Balestrate: ad essere sollecitati controlli più frequenti, più investimenti e sconti in bolletta per risarcire i danni subiti non solo dalle famiglie ma anche e soprattutto dalle imprese e dalle attività ristorative e ricettive turistiche, costrette a doversi barcamenare in una situazione davvero allucinante che si protrae da troppo tempo.

Da una parte alcuni esponenti di opposizione del consiglio comunale che hanno continuato ad additare l’amministrazione comunale nel non avere avuto polso nei confronti di Amap, dall’altra il governo cittadino che a sua volta non nasconde il malcontento per questa gestione del servizio:

“L’amministrazione è decisa ad andare fino in fondo in questa vicenda, – afferma il sindaco Vito Rizzo – ho personalmente presentato un esposto al fine di accertare le responsabilità per ciò che è successo sul balletto della presenza di batteri o meno nell’acqua in un determinato punto del paese. Inoltre abbiamo fatto fare le analisi per i cosiddetti parametri emergenti, al fine di avere ulteriori riscontri, benché quelli validi siano solo quelli di Asp, che è l’organo preposto a certificare la potabilità dell’acqua. E Asp ci ha comunicato che l’acqua è potabile”.

Il riferimento del primo cittadino è solo all’ultimo di una serie infinita di episodi che ha costretto all’ennesima ordinanza di non potabilità dell’acqua seppur solo per tre giorni. Un paio di settimane fa si scoprì che l’acqua era contaminata da coliformi, salvo poi dopo 3 giorni appurare che questo inquinamento si era superato.

Ma da ben due anni la situazione va avanti con queste continue ordinanze di non potabilità legate all’infiltrazione di sabbia nelle vasche dell’acquedotto, fenomeno causato dall’interramento delle sorgenti e dal loro parziale collasso. Un problema che sembrerebbe essere stato superato ma ancora oggi continuano ad esserci delle segnalazioni di acqua gialla.