Partinico, Franca Giannola a capo della Flc Cgil di Palermo: “Sindacato più vicino ai lavoratori”

La partinicese Franca Giannola, 59 anni, è stata eletta segretaria generale della Flc Cgil Palermo, la federazione lavoratori della conoscenza. L’elezione, con 36 voti favorevoli su 37 votanti, si è svolta ieri sera al termine del V congresso della categoria, all’Astoria Palace Hotel di Palermo, a conclusione di un percorso in cui sono state effettuate 25 assemblee, rivolte a una platea di 3.925 iscritti.

Già segretaria generale dall’aprile del 2015, la Giannola ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: “Le assemblee sono state importante occasione per un confronto aperto. Siamo consapevoli che i lavoratori hanno necessità di un sindacato più vicino ai luoghi di lavoro, che costituisca un punto di riferimento”.

In relazione alla scuola statale, tra gli argomenti al centro del dibattito, Franca Giannola ha sottolineato gli effetti “devastanti” della legge Brunetta e della legge 107/2015: “Seppur contrastate in tutte le sedi, nei nostri sit-in davanti alla prefettura e con la raccolta delle firme, queste leggi – ha proseguito la Giannola – hanno prodotto effetti deleteri nella comunità scolastica, a partire dall’attribuzione del bonus premiale, che ha scardinato l’idea del lavoro collettivo per fare emergere quello individuale. In questo clima di insoddisfazione, che si è aggiunto alle mille problematiche irrisolte,tra cui la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’allontanamento progressivo della possibilità di andare in pensione, la carenza di organico e il sovraccarico di lavoro anche per le segreterie e per i collaboratori scolastici, il rinnovo contrattuale ci ha permesso di arginare parzialmente gli effetti peggiori”.

“Ma ancora – ha aggiunto la segretaria Flc Franca Giannola – molte battaglie si dovranno affrontare sia a livello nazionale e regionale che nelle singole scuole, con l’intervento delle Rsu in contrattazione d’istituto. La lotta continuerà affinché si riapra il tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale poiché, da quello che apprendiamo, nessuna risorsa con questa destinazione è stata inserita nella prossima legge finanziaria. E il rischio è la diminuzione dei salari più bassi, nel caso in cui non si volesse coprire neanche la parte perequativa del salario stesso”.