CRONACA

Partinico, mega magazzino con prodotti contraffati e potenzialmente pericolosi: denuncia e sequestro

Un mega magazzino con migliaia di articoli contraffatti e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo. La scoperta è stata fatta a Partinico dalla Compagnia della guardia di finanza. Il titolare dell’attività, di cui si sa solo essere di nazionalità cinese e nulla di più, è stato denunciato alla Procura di Palermo per contraffazione ed utilizzo di segni mendaci nonché segnalato alla Camera di Commercio che avrà il compito di applicare le sanzioni pecuniarie.

L’operazione è scattata all’interno di un grande magazzino dove le fiamme gialle hanno rinvenuto e sequestrato oltre 40 mila articoli tra materiale elettrico ed elettronico, giocattoli, prodotti per la casa e dispositivi informatici non conformi alla normativa sulla sicurezza, contraffatti e alcuni anche riproducenti un marchio Ce (comunità europea) mendace. I finanzieri, nel corso dell’ispezione all’interno dei locali commerciali che si trovano nella zona periferica della cittadina partinicese, hanno rinvenuto sugli espositori destinati alla vendita migliaia di articoli privi delle indicazioni in italiano per il consumatore ovvero del marchio “Ce” che, tra l’altro, ne attesta la conformità alle disposizioni vigenti in tema di sicurezza.

Tra il materiale elettrico ed informatico rinvenuto, inoltre, circa 10 mila pezzi avevano impresso sulla confezione di vendita e sull’articolo stessi dei marchi “Ce” (i famigerati China export) palesemente mendaci che potevano indurre in inganno il consumatore finale. Durante le operazioni venivano individuate anche decine di confezioni di carte da gioco “Uno” che la Mattel spa Italia disconosceva dalla propria produzione e, dunque, chiaramente contraffatte.

I controlli sono scattati di iniziativa da parte della compagnia guidata dal capitano Andrea Mascia: “Resta alta l’attenzione della Guardia di Finanza – si legge in una nota del comando provinciale – a tutela della legalità economico-finanziaria, della sicurezza e della salute dei consumatori i quali, spesso, sono attratti da prodotti economicamente più convenienti ma ignari della loro non conformità agli standard di sicurezza”.