AMBIENTE

Trappeto, altro messaggio inquietante all’associazione Baia della legalità: divelto paletto con targa

Il danneggiamento delle auto e anche il paletto fatto sparire con la targa che riporta il nome dell’associazione “Baia della legalità”. Due episodi che a questo punto sono molto più che degli indizi ma appaiono una prova concreta: questa realtà associativa sembra essere stata presa decisamente di mira. Da chi e perchè saranno gli organi inquirenti a cercare di capirlo, resta il fatto che all’indirizzo degli ambientalisti arrivano segnali quantomeno inquietanti.

Da annoverare anche quanto accaduto all’ingresso di San Cataldo, area costiera inquinata su cui da tempo la “Baia della legalità” ha puntato la sua attenzione denunciando continui sversamenti di reflui di probabile origine vitivinicola, olearia e di depuratori comunali malfunzionanti che scaricano proprio sul torrente Nocella che confluisce sulla zona costiera. Qui è stato installato da qualche tempo un palo che sorregge la targa con su scritto “Trappeto San Cataldo zona di interesse storico, naturalistico e archeologico” con attorno il simbolo dell’associazione.

Il palo con tutta la targa però è stato letteralmente estirpato dal terreno e, dietro segnalazione, ritrovato qualche giorno dopo (nella foto), a  circa 150 metri da dove era stato rimosso. Un episodio a cui poi è seguito a distanza di appena 48 ore un altro fatto inquietante: il danneggiamento delle auto del presidente della “Baia” Francesco Loria e del suo vice Giovanni Polizzi. Domenica scorsa, durante l’ennesimo sopralluogo che i due ambientalisti stavano effettuando sul mare di San Cataldo per la verifica delle condizioni dell’acqua ancora una volta vittima di scarichi inquinanti visibili a occhio nudo, qualcuno ha preso di mira le loro auto riuscendo a togliere la catena che delimitava la strada di accesso alla zona costiera.

Ad una Golf, di proprietà di Polizzi, 28 anni di Giardinello, è stato tolto il freno a mano e disinserita la marcia in modo da farla scivolare lungo la discesa sino a impattare con un muretto; danneggiata anche la carrozzeria della Lancia di proprietà di Loria, 40 anni di Partinico. Immediatamente l’episodio è stato denunciato ai carabinieri che hanno raccolto la testimonianza dei due ambientalisti, da tempo impegnati per il monitoraggio della zona costiera che da decenni è scacco di un terribile inquinamento come appurato dalle tantissime analisi di campionamenti effettuati dall’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente.

“Ultimamente – si legge in una nota dell’associazione ‘Baia della legalità’ – sono accaduti diversi episodi spiacevoli. Personalmente non ci scoraggiano, ma dobbiamo fare anche i conti con le più che giustificate ansie familiari”.