CRONACA

Castellammare del Golfo, pena definitiva per piantagioni di droga: ai domiciliari

Torna agli arresti domiciliari il castellammarese Gaspare Stabile, 50 anni, finito dietro le sbarre nel luglio dello scorso anno a seguito di un’operazione antidroga della polizia. A stabilire la misura cautelare il tribunale di Sorveglianza di Palermo per effetto della pena detentiva in via definitiva che gli è stata inflitta. Stabile dovrà infatti ancora scontare un anno, 5 mesi e 5 giorni di reclusione per l’accusa di “produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso”.

Il cinquantenne finì nel mirino del commissariato alcamese insieme ad un noto pregiudicato, Giuseppe Galatioto, 62 anni, anche lui di Castellammare del Golfo. In quella circostanza i due vennero arrestati in seguito alla scoperta di ben due piantagioni scoperte alla periferia di Castellammare del Golfo. In tutto 600 piante che erano coltivate da una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, per l’appunto Galatioto, soprannominato “Joe l’americano”, e per l’appunto da Stabile secondo l’accusa.

Il 62enne in particolare è considerato un vecchio pregiudicato in odor di mafia ed ex sorvegliato speciale. La polizia alcamese si è spinta sino a Castellammare per chiudere il cerchio su questa operazione. Le piantagioni sono state scoperte in contrada Comune dove i poliziotti hanno rinvenuto due piantagioni di marjiuana dell’estensione di 50 metri ciascuna, la prima con circa 100 piante di cannabis indica, la seconda con circa altre 500 piante. E’ anche scattata la perquisizione domiciliare per entrambi gli arrestati ma solo in casa di Galatioto ci furono ulteriori riscontri.

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