Terrasini, impianto compostaggio. Il titolare della ditta: “Provocazione? No, iniziamo i lavori subito”

Oneri di urbanizzazione da pagare o no? Soldi da corrispondere eventualmente al Comune o alla Regione? Attorno a questo interrogativo ruota l’imbarazzo del Comune di Terrasini e dei suoi burocrati che non sanno che pesci prendere rispetto alla spinosa questione del contestato impianto di compostaggio rifiuti che dovrebbe sorgere in contrada Paterna.

“Ci confronteremo con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente e nel frattempo faremo anche una ricerca giurisprudenziale sul tema – afferma il sindaco Giosuè Maniaci – per capire come ci si deve muovere e se effettivamente la ditta ha le carte in regola per poter cominciare i lavori”. Per il momento l’amministrazione ha poco altro da aggiungere considerando che prima di tutto si dovrà capire come affrontare questo aspetto tecnico-normativo.

La cosa certa è che al momento c’è solo la comunicazione di inizio lavori fatta dalla ditta, la Edil Ambiente srl, che già ha recintato l’area e apposto il cartello con data di inizio lavori a partire dallo scorso 17 dicembre ma sino ad oggi all’interno del cantiere non si è mossa foglia. Dal Comune si tenta qualsiasi appiglio per evitare che avvenga la posa della prima pietra ma si ha l’impressione di avere le mani legate.

La ditta è in possesso dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione: c’è un decreto regionale del luglio scorso con cui l’assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità ha rilasciato alla Edil Ambiente srl l’autorizzazione unica, in variante allo strumento urbanistico, per la realizzazione e gestione di un “impianto di produzione di compost di qualità e stoccaggio di rifiuti non pericolosi in contrada Paterna a Terrasini”.

Nel frattempo il Tar non ha neanche accolto la sospensiva dietro ricorso del Comune e quindi, di fatto, ci sono tutti i presupposti per avviare i lavori. La prima udienza di merito di terrà il prossimo 4 aprile, salvo ulteriori rinvii. In tanti sono convinti che l’apposizione del cartello di inizio lavori sia solo una provocazione da parte della ditta ma è il titolare della stessa Edil Ambiente, Francesco Cusumano, a gelare tutti:

“Provocazione? Assolutamente no – evidenzia -, noi andremo avanti con i lavori così come riportato nel cartello. Abbiamo le carte in regola e tutte le autorizzazioni, la legge è della nostra parte. Sino ad oggi abbiamo dovuto ingoiare solo menzogne e falsità. Attendere il ricorso al Tar? Siamo sicuri di quello che stiamo facendo, anche sul ricorso diciamo che ci sono tantissime cose non vere nelle contestazioni che vengono avanzate dal Comune. Le smonteremo pezzo per pezzo”.


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