CRONACA

Trappeto, incendio bagni chimici: carabinieri identificano due ragazzini, il caso alla Procura dei minori

I carabinieri della stazione di Trappeto, coadiuvati dalla Compagnia di Partinico, hanno chiuso nell’arco di pochissime ore il cerchio attorno all’incendio dei bagni chimici di via Fiume divampato giovedì sera. Grazie all’ausilio delle immagini di videosorveglianza i militari dell’Arma hanno individuato i responsabili: si tratta di due ragazzini addirittura al di sotto dei 14 anni. Considerando la giovanissima età ad intervenire adesso è la Procura dei minori di Palermo che, sulla base anche dell’informativa dei carabinieri, si muoverà di conseguenza per eventuali provvedimenti.

Si ipotizza che a questo punto si possano mettere in moto anche i Servizi sociali del Comune per verificare le condizioni socio-economiche delle due famiglie a cui appartengono gli autori del raid incendiario. Pochissime le notizie che filtrano dagli ambienti investigativi, considerando che ci si trova di fronte ad un caso che coinvolge minorenni.

Ciò che trapela è che dalle immagini della videsorveglianza installata in via Fiume si vedono questi due ragazzini tentare di dare fuoco per ben tre volte ai bagni chimici: al terzo tentativo le fiamme sono divampate ed hanno distrutto in pochissimi minuti tre dei quattro bagni. Ciò che si vede è che i due minorenni armeggiano con un accendino attorno alla struttura in plastica: non si capisce se hanno appiccato direttamente le fiamme ai bagni oppure ad un petardo da cui poi è scoppiato il rogo.

Un caso che ha suscitato clamore in quanto a spegnere il fuoco è stato il sindaco Santo Cosentino in persona che al momento dell’incendio si trovava a passare di lì per caso. Con l’aiuto di una pompa d’acqua data da un residente della zona, il primo cittadino ha spento il rogo che si era alzato altissimo, creando panico e paura tra gli abitanti del quartiere.

“Voglio rivolgere anzitutto un plauso – afferma il sindaco Santo Cosentino – alla stazione dei carabinieri di Trappeto nella persona del maresciallo Ivan De Luca, che in così poco tempo è riuscita a individuare i colpevoli. Come interverrà il Comune? Ancora è presto per dirlo, non sappiamo le identità dei ragazzini e quindi delle famiglie con cui speriamo di poterci confrontare. Ancora non sappiamo come si muoverà la Procura dei minori che ovviamente si sta interessando del caso. Aspettiamo dei segnali per fare delle valutazioni anche noi”.
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