“Sono nelle mani della giustizia, nella quale ho fiducia”. Sono le prime parole da libero di Vincenzo Bommarito, il giovane di Borgetto condannato all’ergastolo per il sequestro e la morte del possidente partinicese Pietro Michele Licari. Bommarito da qualche giorno è tornato a casa, la corte di appello di Caltanissetta ha sospeso la pena in vista del processo di revisione, chiesto ed ottenuto dall’avvocato Cinzia Pecoraro convinta della non colpevolezza del suo assistito. Vincenzo, ripercorre i dodici anni che hanno cambiato la sua vita, 12 anni in cui ha continuato a chiedersi perché Giuseppe Lo Biondo lo abbia accusato, 12 anni in cui ha continuato a sperare di poter dimostrare -dice – la sua innocenza.
ECCO L'INTERVISTA
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