AMBIENTE

Partinico, puzza dalla distilleria Bertolino: movimenti e associazioni diffidano il sindaco

Una diffida al sindaco di Partinico Maurizio De Luca per gli odori molesti provenienti dalla distilleria Bertolino. A Inoltrarla Legambiente, i movimenti Partinico Città d’Europa e Cambiamo Partinico, ed il consigliere comunale Emiliano Puleo affinchè il primo cittadino solleciti gli organi competenti anzitutto a potenziare il numero dei laboratori mobili per il monitoraggio atmosferico ed a valutare una loro giusta dislocazione sul territorio che tenga conto della corretta distanza dalla fonte delle emissioni e le condizioni meteorologiche legate alla direzioni dei venti preponderanti sul territorio:

“La presenza sul territorio partinicese di un’unica centrale per il rilevamento atmosferico di agenti inquinanti e fumi di qualsivoglia tipo e genere – scrivono nella diffida il consigliere comunale Emiliano Puleo, la coordinatrice di Partinico città d’Europa Francesca Mignano, la presidente di Legambiente Maria Teresa Noto ed il portavoce di Cambiamo Partinico Gianluca Ricupati – risulta essere decisamente insufficiente a stabilire l’effettivo stato di inquinamento atmosferico e relativa qualità dell’aria”.

Al sindaco si chiede anche che si “adoperi concretamente, con l’individuazione di adeguate misure restrittive delle esalazioni nauseabonde provenienti dall’industria o, se necessario, anche con la chiusura dell’industria, al fine di far cessare gli odori molesti e gli effetti che questi possono avere sulla salute dei cittadini”. Infine si pretende l’avvio di serrati controlli interni all’azienda relativamente agli scarichi in atmosfera per il corretto convogliamento delle emissioni alle ciminiere.

“Gli odori molesti, che si diffondono anche nelle vicine città, – aggiungono Mignano, Ricupato, Puleo e Noto – provocano insopportabili disturbi soprattutto di carattere respiratorio, oltre che altri diffusi fastidi di natura propriamente esistenziale”. Ad essere rilevato a detta loro “l’immobilismo dell’Ente Locale sul problema”. La nota di diffida è stata inoltrata anche a Procura, carabinieri del Noe, assessorato regionale Territorio e Ambiente, all’agenzia regionale protezione ambiente e alla polizia.
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