Conto alla rovescia per conoscere il destino della casa di riposo di Partinico. E’ stato convocato per mercoledì prossimo, 10 aprile, un consiglio comunale straordinario con unico punto all’ordine del giorno la delibera di esternalizzazione della struttura che al momento ospita 27 anziani. Da valutare come l’assise deciderà rispetto all’impostazione che vuole la giunta: la delibera propone la gestione totalmente esternalizzata, con affidamento tramite bando di gara, mentre oggi vi è una gestione diretta con l’apporto di una cooperativa che garantisce oltre la metà del personale in determinate mansioni di cui non dispone in pianta organica il Comune.
Al momento c’è incertezza, ancora alcuni consiglieri comunali non si sono espressi in merito e potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso l’approvazione della delibera o la bocciatura. neanche la commissione consiliare è riuscita ad esprimersi considerato che al momento della votazione è venuto a mancare il numero legale. La confusione regna sovrana anche all’interno delle stesse forze politiche. Il Pd, che in consiglio esprime de consiglieri comunali seppur divisi in gruppi diversi, hanno manifestato la loro contrarietà all’esternalizzazione.
Non la pensa allo stesso modo Giuseppe Di Girolamo, componente dell’assemblea Pd Sicilia, che rilancia l’idea della costituzione di una fondazione misto pubblico-privata per la futura gestione della casa di riposo: “L’ente fondazione trasformerebbe la casa di riposo in un centro di eccellenza e di alta specializzazione riabilitativa – sostiene Di Girolamo – con l’obiettivo di migliorare l’accesso e la qualità delle cure nel nostro comprensorio territoriale. L’appello che rivolgo al consiglio comunale è di far impegnare l’amministrazione su questo fronte, emendando la delibera di esternalizzazione e subordinandola alla costituzione, nel prossimo triennio, dell’Ente Fondazione in modo tale da offrire alla cittadinanza una seria opportunità di sviluppo e impresa sociale”. Il gruppo consiliare Partinico città d’Europa-Cambiamo Partinico, attraverso il suo rappresentante Emiliano Puleo, ha affidato il netto “no” ad una video-intervista. ECCOLA DI SEGUITO
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