ENTI LOCALI

Partinico, sopralluoghi alla casa di riposo: “Condizioni peggiorate”, di nuovo scintille con il Comune

Cataste di indumenti da lavare, dubbi anche sulla pulizia dei locali. Attorno alla casa di riposo di Partinico e al suo “momento” di crisi gestionale, che dovrebbe segnare il passaggio ad una internalizzazione o quasi di tutti i servizi, si innesca l’ennesimo polverone. Prima i componenti della III commissione consiliare hanno effettuato un sopralluogo, a seguire c’è stata anche una visita del senatore partinicese del Movimento 5 Stelle Franco Mollame e dei rappresentati del Movimento civico “Partinico città d’Europa” rappresentati dal consigliere comunale Emiliano Puleo.

In tutti i casi il responso delle rispettive verifiche è stato definito “disastroso”. In particolare il parlamentare e la III commissione hanno pubblicato un reportage fotografico in cui sono state “immortalate” le situazioni critiche più evidenti: la lavanderia è ferma per effetto del mancato rinnovo contrattuale della dipendente della cooperativa che se ne occupava; e poi alcune parti dell’immobile sotto il profilo dell’igiene sarebbero state “trascurate”.

I primi licenziamenti sono l’effetto della delibera emanata dalla giunta nei giorni scorsi con cui si prevede una sostanziosa cura dimagrante per comprimere al massimo i costi di gestione legati alla casa di riposo “Canonico Cataldo”. Ad essere previsti entro i prossimi 6 mesi altri 8 licenziamenti tutti collegati sempre alla cooperativa che storicamente ha sopperito alle carenze di figure professionali non previste nella pianta organica del Comune. Per ben due volte in questi mesi il consiglio comunale ha bocciato la proposta della giunta che era quella di esternalizzare il servizio, affidando quindi interamente ai privati la struttura.

“Oggi la situazione è peggiorata – afferma il senatore Mollame -. Ho ascoltato la viva voce delle persone che vi lavorano e degli ospiti, le difficoltà. C’entra una dissennata gestione delle casse ‘comuni’ che ha portato al dissesto economico ma una società che si definisce ‘civile’ non può tollerare il degrado di una struttura dedicata all’assistenza degli anziani. Va trovata immediatamente una dignitosa soluzione e nei prossimi giorni ci adopereremo per quanto di competenza”.

“In questi mesi di amministrazione De Luca – attacca la coordinatrice di Partinico città d’Europa, Francesco Mignano – non si è fatto altro che cercare di distruggere dalle fondamenta il migliore dei servizi sociali che Partinico vantava. Facciamo un appello alla chiesa, ai volontari, all’opposizione, ai cittadini di buona volontà, a chiunque voglia aiutare i nostri anziani almeno a dormire su lenzuola pulite, cerchiamo di fare qualcosa insieme per non abbandonare la nostra memoria storica”.

“Alcuni servizi garantiti dall’attuale gestione, che sarà prorogata provvisoriamente solo per 6 mesi, – replica il sindaco – dovranno essere tagliati, non per scelta dell’amministrazione ma per rispettare i criteri obbligatori imposti dalla legge sugli enti in deficit strutturale. Questa è la verità dei fatti. Ma la campagna di mistificazione è stata così forte da portare gli stessi lavoratori della cooperativa ad applaudire questa bocciatura che ha messo a rischio le loro stesse garanzie occupazionali, salvo poi ammettere, quando li ho incontrati pochi giorni fa, di essere stati sfruttati dal cinismo di chi, mentendo, li ha istigati irresponsabilmente contro l’esternalizzazione”.
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