ENTI LOCALI

Castellammare del Golfo, niente operai nei giorni festivi: quartieri a secco di acqua in città

Disagi nell’erogazione idrica in diversi quartieri a Castellammare del Golfo. La giornata festiva di oggi, 1 maggio, è tutt’altro che felice per molti castellammaresi alle prese con difficoltà legate alla carenza di acqua. Il problema sarebbe legato proprio alle festività e alle scarse risorse finanziarie dell’Eas, l’ente acquedotti siciliano che gestisce a Castellammare il servizio di erogazione idrica.

“I disagi nell’erogazione dell’acqua – denuncia il sindaco Nicola Rizzo – si sono verificati per l’accavallarsi delle festività: l’Eas, l’ente acquedotti che gestisce la rete idrica, per mancanza di fondi non consente ai suoi operatori di aprire e chiudere l’acqua nei giorni festivi. Agli operai comunali non è consentito sostituirli e per questo abbiamo interpellato l’Ente, con nota ufficiale inviata per conoscenza alla prefettura, perché faccia riprendere il servizio permettendo al nostro personale di operare sull’apertura e chiusura delle saracinesche per l’erogazione dell’acqua. Se l’Eas, come sappiamo da tempo, non ha la possibilità e dunque non è in grado di garantire il servizio nelle giornate festive perché non può pagare gli operai, deve consentirci di utilizzare il nostro personale per garantire il servizio. Attendiamo una risposta a breve scadenza così da intervenire immediatamente”.

Il sindaco castellammarese, in qualità di presidente dell’Ati, l’assemblea territoriale idrica, ricorda anche che il Tar Sicilia ha sospeso “l’efficacia del decreto con il quale la Regione ha nominato un commissario perché il Comune di Castellammare, e  gli altri Comuni della provincia, si facciano carico delle reti idriche gestite dall’Eas”.

Il Tar ha accolto il ricorso dei Comuni contro gli atti dell’assessorato regionale dell’Energia ed ha fissato la trattazione del ricorso al 7 novembre prossimo.  Inoltre i consigli comunali dei Comuni dell’Ati hanno espresso parere negativo alla presa in carico delle reti “in assenza di adeguato piano economico e regolamentazione del regime transitorio del passaggio per salvaguardare le finanze e l’organizzazione dei comuni interessati”. Dell’Ati fanno parte i Comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Paceco, Partanna, Salemi, San Vito lo Capo, Santa Ninfa, Trapani, Valderice e Vita.
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