Presunte pressioni per non far costituire il Comune di Partinico parte civile al processo su mafia e scommesse in corso di svolgimento? E’ quello che vogliono sapere otto consiglieri comunali che hanno depositato una richiesta di convocazione urgente dell’assise in cui sia presente anche e soprattutto il sindaco Maurizio De Luca.
Non sono andate giù le rivelazioni fatte dal primo cittadino alla vigilia delle sue dimissioni e che hanno scatenato un putiferio di polemiche, rendendo ancora più arroventato il clima politico in città già di per sè esplosivo. Gli esponenti consiliari vogliono che il primo cittadino chiarisca meglio le parole pronunciate riguardo proprio alla costituzione di parte civile del Comune al processo “Game over” in cui sono coinvolti il presunto nuovo capomafia e altri colletti bianchi dell’imprenditoria e non solo, la maggior parte dei quali partinicesi.
De Luca disse a proposito di un confronto avuto con i capigruppo consiliari nei mesi scorsi: “Io ho tutti i capigruppo davanti a me, io ho i vertici del mio partito e dico: ‘Abbiamo la necessità di costituirci parte civile al processo Game over, cosa ne pensate?’ Vi farei vedere la faccia di quei capigruppo… e non sono andato in televisione a sbandierare per questioni politiche quella mia adesione come parte civile al processo…”.
Parole gravissime a detta degli 8 consiglieri Vanessa Costantino, Gianlivio Provenzano, Giuseppe Barbici, Gianfranco Lo Iacono, Salvo D’Angelo, Emiliano Puleo, Renzo Di Trapani e Gioacchino Albiolo. De Luca, contattato telefonicamente, precisa che non parlerà prima del prossimo 23 maggio, giorno in cui dovrà eventualmente confermare o ritirare le sue dimissioni dalla carica presentate lo scorso 3 maggio.
Appare quindi scontato che in aula non si presenterà in caso di convocazione della seduta. “Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco – sostengono gli 8 consiglieri firmatari della richiesta di convocazione urgente della seduta – paventano eventuali rischi di infiltrazioni mafiose nelle istituzioni da noi rappresentate. Per questo chiediamo che il sindaco, oggi ancora in carica, venga a relazionare sulla gravità della sue dichiarazioni”.
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