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Partinico, Comune in dissesto. Il riequilibrio di bilancio spetterà al commissario: “Da noi strada spianata”

Sarà il commissario straordinario che verrà nominato alla Regione a dover approvare il bilancio di previsione 2019 riequilibrato al Comune di Partinico. Lo conferma il vicesindaco Mauro Lo Baido che resterà in carica in attesa proprio che il funzionario si insedierà. Lo stesso Lo Baido però assicura che troverà la strada spianata:

“Avevamo lavorato molto sul bilancio riequilibrato già prima delle dimissioni del sindaco – afferma – e ho dedicato la maggior parte del mio tempo anche in questi 20 giorni che hanno accompagnato l’esecutività delle dimissioni stesse. Con gli uffici si stanno limando gli ultimi accorgimenti, il bilancio è quasi terminato”. L’ultimo strumento finanziario approvato a Partinico risale al 2016, da allora il Comune non è più riuscito a far quadrare i conti.

Sulla base di quanto certificato dagli uffici della Ragioneria lo squilibrio sarebbe di quasi 5 milioni di euro. Sul piano politico su questo argomento anche il post De Luca si preannuncia ad alta tensione: “Quando ci siamo insediati – attacca il consigliere Toti Comito, rimasto vicino alle posizioni del sindaco – ci siamo resi conto che addirittura mancavano i requisiti persino per aderire al pre-dissesto finanziario, che fu dichiarato dal consiglio comunale che ci ha preceduti. Ci siamo insediati e gli uffici non avevano fatto nulla rispetto alle indicazioni che furono date dal commissario straordinario che amministrò la città prima di passare il testimone a De Luca. Non c’era uno straccio di proposta di riequilibrio. Una situazione finanziaria disastrosa per le allegre gestioni del passato. Un esempio su tutti: la Corte dei Conti ha rilevato ben 16 criticità nei parametri strutturali del Comune, ne bastavano già 5 per definire questo ente strutturalmente deficitario”.

“Luilibrio di bilancioo squilibrio di circa 5 milioni – ribatte il consigliere di opposizione Piero Rao – per un Comune come Partinico non è un ostacolo insormontabile. Non mi preoccupa il risanamento di questo ente, il commissario dovrà semplicemente attenersi a dei paramenti ministeriali. Di sicuro questa amministrazione non ha alzato un dito per evitare questo dissesto. Non solo, anche sul fronte del recupero tributario si è limitata a preparare il ritorno di Riscossione Sicilia che è un carrozzone e lo ha dimostrato nel tempo. L’ennesima scempio di un’amministrazione scellerata”.