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Alcamo, cani padronali con microchip: diventa obbligo entro l’anno, ordinanza del sindaco

Tutti i cani padronali entro la fine dell’anno dovranno essere dotati di microchip. Dal 2020 partiranno serrati controlli dal Comune, persino porta a porta, e per i trasgressori si preannunciano salatissime multe sino a 500 euro. Il provvedimento arriva per mano del sindaco Domenico Surdi che ha firmato un’ordinanza con la quale introduce l’obbligo della microchippatura per tutti i possessori di cani.

“Entro il 31 dicembre 2019 – afferma il sindaco – devono essere tutti dotati di microchip, a prescindere dall’età. Ci si può avvalere del nostro rifugio sanitario, dove è presente il personale dell’Asp di Trapani. Per combattere il fenomeno del randagismo è necessario prima di tutto un cambio radicale di cultura: tutti i cani devono essere dotati di microchip e poi sterilizzati. L’iscrizione all’anagrafe canina tra l’altro è fondamentale ormai anche per avere le ricette mediche per i nostri piccoli amici”.

Difatti la nuova norma entrata in vigore obbliga tutti i veterinari che nell’emanazione della ricetta elettronica ci debba essere l’intestazione al microchip del cane e i nominativo del relativo padrone. Sulla base di quanto stabilito sempre nell’ordinanza a partire dall’anno prossimo chi verrà sorpreso ad Alcamo con un cane non registrato potrà incorrere in una sanzione che potrà oscillare da 180 a 500 euro.

La sterilizzazione oltretutto potrà essere gratuita, qualora in possesso dei requisiti indicati nella delibera del Commissario Straordinario dell’Asp dello scorso 12 marzo, se ovviamente si farà riferimento al rifugio sanitario di Alcamo e si effettuerà dunque lì l’operazione dell’impianto di microchip. I motivi di questo provvedimento li spiega il dirigente della Direzione 1 del Comune, Venerando Russo:

“Il fenomeno del randagismo – scrive – assume ancora connotati di particolare gravità perché a tutt’oggi la popolazione canina di questo territorio non risulta totalmente censita in Anagrafe Canina Regionale. Occorre incentivare l’attività di sterilizzazione dei cani randagi al fine di contenere il fenomeno randagismo e nel contempo contenere le spese che gravano sul bilancio comunale ed inoltre occorre incentivare la microchippatura di tutti i cani non ancora censiti ritenendo tale attività necessario strumento per la lotta al randagismo”.