Cronaca

Partinico, bar a fuoco: anziana rischia intossicazione, salvata dai vigili del fuoco

Paura la notte scorsa a Partinico dove l’incendio scatenatosi da un bar ha rischiato di far morire intossicata un’anziana che abitava al piano superiore dell’esercizio commerciale. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato che quanto accaduto potesse trasformarsi in tragedia. I pompieri hanno fatto irruzione all’interno della casa: si sono caricati fisicamente la donna e hanno sceso con estrema velocità le scale, mettendola quindi in salvo.

Sono stati attimi di grande tensione anche perché i vigili del fuoco hanno provato a bussare più volte alla porta della casa in cui si trovava l’anziana. Sono trascorsi secondi preziosi e non avendo risposta hanno deciso di passare energicamente all’azione. L’incendio è avvenuto all’interno del bar “La cubana” di via Taranto. Il rogo sarebbe di natura accidentale secondo quanto accertato dagli stessi pompieri. Infatti le fiamme si sono scatenate dall’interno del quadro elettrico del bar.

L’allarme al centralino dei vigili del fuoco è scattato intorno alle 2: in pochissimi minuti i pompieri si sono catapultati sul posto e proprio la loro prontezza e velocità delle operazioni ha evitato il peggio. Anzitutto ci si è resi conto che del denso fumo nero aveva già invaso il vano scala dell’edificio in cui si trova il bar ed aveva raggiunto l’abitazione al primo piano. Dopo i continui solleciti di uscire di casa, e non ricevendo risposta, i vigili del fuoco hanno deciso di sfondare la porta d’ingresso della casa e di prelevare l’anziana che vi abitava all’interno.

In questo modo si è riusciti ad evitare che la donna potesse morire a causa delle esalazioni sprigionate dal rogo. Nel contempo si è lavorato anche per circoscrivere le fiamme. Alla fine non ci sono stati danni strutturali al bar proprio perché il fuoco è stato quasi subito circoscritto. Per l’anziana solo tanta paura e nessuna conseguenza fisica: il fumo infatti era solo parzialmente penetrato in casa e quindi non aveva ancora saturato l’aria, cosa che quindi ha permesso alla donna di non respirare queste esalazioni dannose.