Spettacolo

Balestrate, al Pride la spaccatura che non ti aspetti: emerge divisione tra organizzatori

Alla fine tanti sorrisi e la polemica che non ti aspetti che arriva addirittura dall’interno della stessa organizzazione. Il Pride di Balestrate si chiude con un bilancio positivo considerando le premesse che erano state quelle di chi aveva paventato anche il boicottaggio dell’evento. Invece non è successo nulla, il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine ha probabilmente fatto desistere da eventuali “raid” a sorpresa.

Invece ad alimentare le polemiche ci ha pensato addirittura il coordinamento Pride di Palermo, tra gli organizzatori dell’evento insieme al Comune e ad altre associazioni. Qualche ora prima degli appuntamenti clou sulla sua pagina facebook lancia un messaggio tutt’altro che criptico Massimo Milani, coordinatore del movimento, in cui fa vedere una sua foto in veste drag queen che era presenta alla mostra di Fabio Giannetto inserita nella manifestazione balestratese:

“Uno  scatto  di Fabio Giannetto….fa parte della mostra ‘Aldilà degli Arcobaleni’ che potete visitare oggi a Ballastratte.. o come diavolo si chiama… e che testimonia che sono anche io,  pur virtualmente nonostante tutto e  grazie a Fabio, ma che soprattutto testimonia che esisto  ancora….. Da domani 18 luglio al 30 settembre sarò anche io a Valleastratte.. o come caspiterina si chiama..per tutta l’estate”.

Appositamente storpiato il nome di Balestrate, Milani ha lasciato intendere di essere stato quasi emarginato dall’evento. Poi in serata ci ha pensato anche Vladimir Luxuria, nel corso del dibattito organizzato a piazza Rettore Evola, ha infiammato un pò gli animi, e pur non citando nessuno ha puntato il dito con quei partiti che hanno esternato dubbi sul loro movimento: “Come fanno alcuni dei nostri a passare dall’altra parte…”.

Parentesi a parte per la ex parlamentare poi tanti selfie (nella foto) con la gente del paese: all’incirca un migliaio le presenze. “Ritengo che Balestrate sia pronta per essere una città civile, senza tabù, senza pregiudizi” ha concluso l’assessore alle Pari opportunità Maria Saputo.