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Partinico, idea esternalizzazione casa di riposo anche per il commissario: “Io timorato solo di Dio”

Comune di Partinico verso l’esternalizzazione della gestione della casa di riposo. E’ questo l’orientamento del commissario straordinario Rosario Arena sul solco della precedente amministrazione che su questo tema ha subito una forte crisi politica. Tanto da aver spinto il sindaco Maurizio De Luca, per questa ed altre motivazioni, a rimettere il mandato dopo appena 11 mesi dal suo insediamento.

Fuoco e fiamme si preannunciano anche con il successore del primo cittadino. Ma di un’eventuale “crisi istituzionale” lo stesso commissario Arena sembra non curarsene: “Io sono solo timorato di Dio, per il resto non temo nient’altro” sono le sue lapidarie parole che appaiono come l’ennesimo guanto di sfida lanciato al consiglio comunale. Infatti la maggioranza del consiglio resta convinta per il mantenimento dell’attuale servizio a gestione mista tra Comune e cooperativa:

“Preparerò in questi giorni d’intesa con altri consiglieri – evidenzia il consigliere Piero Rao – un business plain in cui si comprimeranno le spese tagliando quelle professionalità esterne che possono essere tranquillamente sostituite con personale comunale. Riteniamo che questa sia la soluzione migliore per garantire la qualità del servizio in favore degli anziani ricoverati”.

Proprio questa diversa visione politica aveva portato l’ex sindaco alla sua prima grande vera crisi amministrativa, tanto che attorno a questo tema perse una buona fetta di consiglieri che dalla maggioranza a suo sostegno si spostarono all’opposizione. Nei giorni scorsi c’era stato un vertice al Comune tra la presidente del consiglio Silvana Italiano, i consiglieri e il segretario generale Lucio Guarino.

Quest’ultimo è tornato a ribadire che la scelta è squisitamente politica, ricordando comunque che Partinico è un Comune in dissesto finanziario: “Chi amministra deve convivere su una questione anzitutto contabile – ha precisato Guarino -, le opzioni sono diverse e tutte perseguibili. Una cosa però è certa e cioè che non si può proseguire con una gestione ibrida”.

Gestione ibrida che poi è quella attualmente in corso e che è stata in parte smantellata dall’amministrazione De Luca prima di uscire di scena: 11 dipendenti appartenenti ad una cooperativa a cui sono affiancati altri 7 dipendenti comunali. Su indicazione sempre dell’amministrazione precedente era stato deciso, dopo due bocciature consecutive delle delibere in consiglio che miravano alla totale concessione della struttura a privati, di internalizzare del tutto (o quasi) la gestione.

Il primo passo fu quello di sopprimere la cucina e i due dipendenti al suo interno, garantendo i pasti preconfezionati per colazione, pranzo e cena. Inoltre era stata data come direttiva di avviare persino la formazione di personale comunale per sostituire le 6 unità di assistenti Osa che attualmente lavorano all’interno della casa di riposo.

Intanto il commissario che si è succeduto pare propenso ad un’esternalizzazione totale, così come pensata dal suo predecessore De Luca, anche se non chiude le porte al dialogo: “Vediamo i consiglieri che proposte porteranno al mio tavolo – specifica Arena -, la cosa certa è che gli anziani vanno tutelati al massimo. Certamente ci sarà da valutare se il peso finanziario può essere sopportato dal nostro Comune che deve fare i conti con le sue finanze disastrate”.