Ambiente

Alcamo, gli “zozzoni” che non si aspetti: multe anche ad architetti, per loro l’ultimatum

Nuova tranche di ingiunzioni al pagamento per gli sporcaccioni. Il Comune avvia il recupero coatto delle multe elevate nel 2015 dalla polizia municipale per abbandono rifiuti e volantinaggio selvaggio. Trasgressori beccati non in flagrante ma ispezionando i sacchetti: i vigili urbani sono arrivati a loro scovando documenti personali gettati all’interno del sacchetto stesso.

I caschi bianchi sono arrivati a loro per le tracce lasciate dagli stessi sporcaccioni: chi aveva buttato documenti del pubblico registro automobilistico, chi invece documenti di lavoro o ancora bollettini di tributi ed estratti conto.

Documenti di natura strettamente personale che hanno finito per inchiodare i trasgressori. Tra loro interi nuclei familiari, semplici operai ma anche liberi professionisti come nel caso di un architetto incastrato per aver buttato documenti e materiale del suo studio privato. Risalire a loro è stato semplice anche perché i sacchetti erano stati abbandonati proprio nei pressi delle loro abitazioni o attività lavorative.

Le sanzioni sono state elevate per abbandono di rifiuto promiscuo, quindi senza la dovuta separazione del residuo secco dagli scarti che invece sono differenziali come umido, carta, plastica, vetro e alluminio.

In questa tranche rientrano 7 ordinanze di ingiunzione al pagamento emanate dal dirigente della Direzione 2 Ambiente del Comune Venerando Russo: si tratta di un ennesimo giro di vite che è già partito un anno fa da parte del Comune e che ha già visto partire in questo lasso di tempo una cinquantina di simili provvedimenti. In quasi tutti i casi si tratta di multe per abbandono di rifiuti in strada e per non corretto smaltimento e differenziazione delle varie tipologie di spazzatura.

Un settimo caso invece riguarda una multa all’amministratore pro tempore di una ditta di produzione di volantini per aver distribuito dei vari depliant inondando interi quartiere del centro storico in giornate al do fuori di quelle consentite da apposita ordinanza sindacale. ù

Ogni multa elevata è stata pari a 200 euro a cui si aggiungono dai 12 ai 20 euro per le spese di notifica. Nelle ordinanze emanate si dà tempo ai trasgressori di pagare entro 30 giorni altrimenti scatteranno le procedure di recupero forzoso, con ulteriori addebiti previsti.