Cronaca

Partinico, Bacchi anche nell’affare “Face4job”: sequestrata la società che doveva trovare lavoro (VIDEO)

Ancora l’imprenditore partinicese Benedetto “Ninì” Bacchi nel mirino della giustizia. Dopo l’arresto nel febbraio dello scorso anno perché considerato a capo di un sistema illegale di scommesse supportato dalla mafia, con tanto di presunto riciclaggio di denaro, adesso spunta il suo nome sulla società “Face4job”.

Si tratta di una società fondata nel 2013, con sede legale a Terni, che si sarebbe dovuta occupare di svolgere un servizio di supporto digitale e telematico alle imprese nell’ambito dei processi di ricerca e di selezione del personale. All’alba di oggi sono scattati i sigilli all’impresa sulla base di un provvedimento emesso dal tribunale di Palermo, Sezione Misure di Prevenzione, con cui è stata disposta la misura dell’amministrazione giudiziaria.

Il provvedimento è collegato al sequestro emesso lo scorso gennaio nei confronti sempre di Bacchi, 46 anni, per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, tra i quali il 10 % del capitale sociale della Face4job.

La figura di Bacchi, imprenditore di Partinico del settore dei giochi e delle scommesse online, è emersa con un ruolo di primissimo piano nell’ambito dell’operazione “Game over” che, a febbraio 2018 ha portato all’arresto di 22 persone e numerosi indagati, confermando l’interesse di cosa nostra nella gestione e distribuzione sul territorio delle sale gioco e scommesse, una delle più cospicue fonti di reddito degli ultimi anni per la stessa associazione criminale.

Bacchi con l’avallo delle cosche gestiva una rete di agenzie abusive, i proventi venivano reinvestiti nella Face4job.  E’ stato inoltre disposto il sequestro di  oltre 300 mila euro.

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