Cronaca

Castellammare del Golfo, Almirante definito “fascista”: diventa un caso nazionale

Scoppia il putiferio per una scritta comparsa accanto all’intestazione di una piazza a Castellammare del Golfo a Giorgio Almirante, lo storico segretario del Movimento sociale italiano. Ad essere stata riportata con dello spray la scritta:

“fascista, repubblichino e fucilatore di partigiani”. Un caso che diventa non solo politico ma finisce alla ribalta nazionale con le parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Ancora atti vandalici dei soliti imbecilli contro il padre della Destra italiana Giorgio Almirante, questa volta a Castellammare del Golfo. Ma si mettano l’animo in pace: non riusciranno mai a scalfire il ricordo di questo grandissimo patriota”.

Anche in città si è alzata indignazione con le parole del vicesindaco Peppe Cruciata: “In riferimento alla scritta  anonima comparsa accanto alla denominazione di piazza Giorgio Almirante a Castellammare del Golfo,  faccio presente che ho dato disposizioni affinché venisse cancellatala poiché oltre ad essere ingiuriosa nei confronti di un grande statista italiano, nei luoghi pubblici è consentito apporre scritte, denominazioni ed interventi di street art, solo se autorizzati. Questo a titolo di amministratore comunale. Entrando nel merito di quanto scritto, a titolo personale,  ritengo oltraggiosa  ed offensiva la frase nei confronti del padre nobile della Destra italiana, Giorgio Almirante, in particolare  la definizione “fucilatore di partigiani” in riferimento ad una notizia creata ad arte negli anni settanta dal quotidiano comunista “L’Unità” e che Almirante sottolineò sempre essere falsa, rifiutando con sdegno i fatti attribuitagli e parlando di ignobile infamia.  Concordo con Giorgia Meloni quando sulla sua pagina Fb afferma che “non riusciranno mai a scalfire il ricordo di questo grandissimo patriota. Almirante fu un esempio di passione ideale e politica intesa come ‘fiammeggiante’ testimonianza di servizio e rispetto dell’altro a prescindere dalle appartenenze che in molti sembrano, volutamente, voler dimenticare”.