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Partinico, legislatura al vetriolo: al Comune tutti contro tutti, tra veleni e ribaltoni

E’ sempre più alta tensione al palazzo di città di Partinico dove neanche le clamorose dimissioni del sindaco Maurizio De Luca, nel maggio scorso, sembra siano riuscite a rasserenare gli animi. Il nuovo “obiettivo” istituzionale sembra adesso essere diventato la presidente del consiglio Silvana Italiano da più parti invitata a dimettersi dalla sua carica.

Rea, secondo alcuni esponenti dell’assise, di non portare avanti da super partes la sua attività istituzionale e di fiancheggiare esclusivamente il commissario straordinario Rosario Arena, subentrato a De Luca, la cui presenza è invisa da più parti dietro gli scranni.

Proprio in queste ore giunge l’appello del consigliere comunale Gianlivio Provenzano, eletto nelle file dell’opposizione nel giugno del 2018:

“Questa sarà ricordata come la consiliatura più instabile degli ultimi 20 anni – scrive -. Un continuo strascico di liti, guerre, veleni attraversa gruppi consiliari e cariche istituzionali fin dal suo inizio. Una continua ricerca quasi spasmodica di figure con cui ‘lottare’. Nell’ultimo periodo tutto si è perfino amplificato, è saltato ogni schema di sano confronto. Addirittura chi ha votato il Presidente del Consiglio attuale adesso è il suo più fermo oppositore. Quando De Luca si dimise dissi che con l’arrivo del Commissario Straordinario era necessaria responsabilità da parte di tutti, oggi assisto sbalordito ad un ‘tutti contro tutti’ che non farà bene a questo paese. A questo modo di andare avanti mi sono sottratto e continuerò a farlo. Fermiamoci un attimo e ristabiliamo tutti insieme priorità, obiettivi e soprattutto regole di civile convivenza, evitando di cercare un nemico a cui opporsi ad ogni costo. Ripartiamo dalle cose da fare!!! Invito Il Presidente del Consiglio a convocare un incontro con tutti i consiglieri per un sano e schietto confronto!!!”.

Via social a questo appello è arrivato l’apprezzamento di alcuni colleghi d’aula di Provenzano: “Stiamo assistendo – sostiene Emiliano Puleo – al fallimento di una classe politica che ha bisogno di un capro espiatorio su cui addossare proprie colpe e responsabilità”. “Condivido in toto il tuo pensiero – aggiunge Caterina Di Liberto -. Continuo a ribadire alla stampa e ad alcuni consiglieri di evitare questa vergogna”.