Cronaca

Partinico, cane torturato e ucciso: Comune parte civile, spunta la versione del presunto orco (VIDEO)

Il Comune di Partinico si costituirà parte civile ad un eventuale processo che si instaurerà per il caso delle terribili violenze che hanno portato alla morte di un cane randagio alla periferia di Partinico. Lo preannuncia il commissario straordinario del municipio, Rosario Arena:

“Non esiterò a costituirmi parte civile – afferma – nell’ipotesi di un processo a carico dei responsabili della morte dell’animale. Io e la mia compagna siamo particolarmente sensibili alle tematiche inerenti alla tutela degli animali e tali barbarie non sono ammissibili in un paese civile. Personalmente ho da poco adottato una cagnetta che ho strappato da morte sicura, recuperandola dall’autostrada Catania-Gela”.

In tal senso la consigliera comunale Giusi Di Capo (NELLA FOTO) proprio questa mattina ha preparato una mozione di indirizzo in cui chiede che il Comune si impegni nella costituzione di parte civile: “Atti così deplorevoli – ha commentato – non devono più accadere. Mi appello anche al governo regionale affinchè garantisca le necessarie risorse finanziarie ai Comuni in modo che ci possa attrezzare per terminare o aprire canili e altri presidi per la cura e tutela dei nostri randagi”.

Intanto si preannuncia una grande mobilitazione a Partinico delle associazioni animaliste: adesioni da tutta Italia sono arrivate per l’evento collettivo che sarà organizzato il prossimo sabato 21 settembre con un corteo che partirà da piazza Municipio. Così è stato stabilito dalle stesse associazioni che ieri sera si sono riunite proprio a Partinico per confrontarsi sul da fare in seguito al truce episodio:

“Questa iniziativa – sottolinea Laura Girgenti, responsabile regionale ufficio garante diritti animali – spero serva a sensibilizzare quella parte di Partinico che invece mostra ancora poco senso civico. Da qui riceviamo parecchie segnalazioni che riguardano casi di maltrattamento di animali”. Nel frattempo spunta fuori un’altra versione che ribalta completamente quella della persona che ha denunciato il maltrattamento ai danni del cane e che ha presentato regolare denuncia alla caserma dei carabinieri di Partinico lo scorso mercoledì pomeriggio.

Deposizione fatta dall’anziano che è stato additato come il presunto autore del pestaggio mortale ai danni dell’animale. E’ stato immortalato in diverse foto mentre trascinava il cane moribondo. La sua versione è diametralmente opposta: ha raccontato ai carabinieri sostanzialmente di essere stato letteralmente “incastrato” dalla persona che ha denunciato il maltrattamento con cui sarebbe da tempo ai ferri corti per questioni di confini nella campagna dove si è verificata l’aggressione alla povera cagnolina ribattezzata con il nome di Ruth.

Ai militari che lo hanno sentito in caserma sempre l’anziano ha riferito che quel cane, in fin di vita, lo avrebbe ritrovato nel suo terreno e che nel momento in cui è stato fotografato si stava premurando di trasportarlo fuori dal proprio appezzamento. In pratica ha negato di aver mai colpito l’animale e di essere stato vittima di una sorta di vendetta da parte del vicino.

Oltretutto lo stesso anziano ha anche sostenuto di essere stato aggredito fisicamente dalla persona che lo ha ingiustamente denunciato, con tanto di referto dell’ospedale di Partinico in cui si certificano ferite lievi con pochi giorni di prognosi. A questo punto la vicenda assume i contorni di un vero e proprio giallo.

L’INTERVISTA

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