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Alcamo, scontro sindaco-dirigente: aria di licenziamento per Venerando Russo

Addio al veleno del dirigente all’Urbanistica del Comune di Alcamo Venerando “Nuccio” Russo (nella foto). Per due volte ha chiesto l’aspettativa non concessa dall’amministrazione comunale.

Nonostante il diniego, da lunedì scorso ha comunicato di aver preso incarico come dirigente esterno ad Enna, chiedendo che gli venga riconosciuta di “diritto” l’aspettativa per tre anni, periodo per cui è stato nominato come dirigente esterno nel municipio ennese. Il sindaco Domenico Surdi auspica ancora un ripensamento ma le strade sembrano oramai essersi divise.

Il problema è che l’addio di Russo ha creato un vero e proprio blocco di uno dei settori più delicati per Alcamo, quella della Direzione 1 che abbraccia le materia della pianificazione urbanistica, attività produttive e abusivismo edilizio.

In questo momento al Comune non si può nemmeno firmare una concessione edilizia, tutto l’apparto è completamente fermo. Possibile che la questione si possa sbloccare al più presto anche se con una rottura totale. Il dirigente della Direzione 3, Francesco Maniscalchi, che cura gli Affari generali e quindi il personale è stato chiaro con Russo a cui ha risposto seccamente: “Non si prende atto di alcun diritto all’aspettativa, in caso di assenza la si reputerà ingiustificata”.

Il che significa avviare le procedure di licenziamento: “Onestamente spero ancora che si possa trovare con Enna un accordo per continuare ad utilizzare Russo in convenzione come fatto sino ad oggi – evidenzia il primo cittadino – anche se telefonicamente il sindaco non mi ha dato speranze. Sul licenziamento non mi pronuncio io, sarà una verifica che dovrà fare autonomamente l’ufficio procedimenti disciplinari. Considerando la delicatezza del settore la prossima settimana dovrà essere trovata la soluzione”.

Tra le ipotesi quella di affidare ad interim la direzione alla neodirigente della Direzione 2, Dorotea Martino. Russo fu nominato nel dicembre del 2017 ed utilizzato in compartecipazione con Enna, con il 60 per cento delle ore ad Alcamo. Nel tempo è sorto anche un contenzioso per il mancato pagamento da parte di Enna della parte dovuta per l’indennità di posizione. Storia il cui epilogo è ancora tutto da scrivere.