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Partinico, mobilitazione per il cane massacrato: fronte animalista si spacca

Due diverse manifestazioni contro gli atti di violenza che hanno portato nei giorni scorsi a Partinico alla morte choc del cane Ruth. Si spacca il fronte animalista su diversi orientamenti rispetto alle modalità di organizzazione del sit-in di protesta: da una parte un gruppo di associazioni e movimenti, dall’altra l’iniziativa senza sigle portata avanti da Enrico Rizzi, noto animalista e capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo. C’era stato un tentativo di intesa che però alla fine è fallito.

Appuntamenti entrambi sabato 21 settembre a Partinico a distanza di poco più di un’ora l’uno dall’altro. Il primo in ordine di tempo sarà quello che vedrà organizzare un corteo con partenza alle 15,30 da piazza Umberto I, di fronte la sede centrale del municipio. L’altro invece, che sta portando avanti Rizzi, prevede alle 17 un concentramento davanti l’abitazione dell’anziano indicato come il presunto autore della morte dell’animale.

“Rispetto le scelte di tutti – afferma Rizzi – ma credo che non abbia alcun senso organizzare un evento del genere davanti al Comune che in questa vicenda non c’entra nulla. Avevo avuto contatti con uno degli organizzatori dell’altro evento, avevo dato anche la mia disponibilità a cambiare la data della manifestazione perchè mi era stato chiesto, in modo da permettere la più ampia partecipazione da ogni parte della Sicilia. Sono venuto a scoprire però che alla fine hanno deciso di organizzare questo sit-in davanti al Comune a mio parere insensato. Dalla questura per ragioni di sicurezza mi sono stati avanzati alcuni problemi, io confermo sin d’ora che anche in caso di diniego dell’autorizzazione manifesteremo sotto casa del presunto autore di quell’abominio”.

Parallelamente vanno avanti le indagini dei carabinieri che hanno acquisito entrambe le versioni dei fatti che sono diametralmente opposte. Da una parte la prima denuncia è stata quella di un giovane che accudiva il cane seppur randagio, il quale ha sostenuto che ad averlo massacrato è stato l’anziano vicino di casa con una pala.

A sua volta l’accusato diventa accusatore e al contrario ha detto che è stato incastrato dal giovane che lo ha fotografato mentre tentava di liberare le zampe dell’animale ritrovato nel suo terreno. In questo contesto si apre anche un tema politico legato al problema del randagismo.

A Partinico da anni si attende l’apertura del canile sanitario che, per una serie di errori burocratici e tecnici e di un devastante raid vandalico, rimane ancora oggi inutilizzato. “Al commissario straordinario del Comune – evidenziano i consiglieri Alessio di Trapani e Simona Ganguzza – abbiamo riproposto un’interrogazione che presentammo lo scorso anno e che non ebbe risposta. Chiediamo di sapere qual è lo stato del canile. Abbiamo anche richiesto il potenziamento dell’ufficio randagismo e l’attivazione dell’Uda, l’Ufficio diritti animali.