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Partinico, “schiaffo” alla presidenza del consiglio: mozione di sfiducia ad un passo (VIDEO)

E’ sempre più alta tensione tra consiglio comunale di Partinico e presidente. Dieci esponenti dell’assise hanno ‘autoconvocato’ una seduta per il prossimo 30 settembre inserendo all’ordine del giorno la modifica del regolamento comunale con cui si introduce la mozione di sfiducia al presidente.

Una procedura che è palesemente non prevista dallo statuto ma che vuole essere una sorta di provocazione lanciata nei confronti della stessa presidente Silvana Italiano con cui oramai si è arrivati ai ferri corti. A sottoscrivere l’atto Toti Comito, Gaspare Sollena, Erasmo Briganò, Simona Ganguzza, Alessio Di Trapani, Mauro Lo Baido, Piero Rao, Giuseppe Barbici, Giusi Di Capo e Vito Giuliano.

La loro provocazione sta nel fatto che hanno simbolicamente scelto come data il 30 settembre perchè sarebbe il primo giorno utile, in base al regolamento, per poter convocare la seduta sulla base della richiesta avanzata dai consiglieri. E’ previsto infatti che un consiglio possa essere richiesto da almeno 5 consiglieri e che il presidente debba convocare l’assise sull’ordine del giorno proposto dal 5° giorno ed al massimo entro il 20° giorno.

“Crediamo che si debba dare seguito alla volontà di ben 10 consiglieri comunali – afferma il consigliere Comito – e che non è necessario che si perda tempo arrivando al limite massimo dei 20 giorni. Comunque sia questo consiglio non riconosce più la figura di una presidente che continua a mortificare questa istituzione”.

L’obiettivo con questa modifica regolamentare è proprio quello di rimuovere il vertice dell’assise con cui da mesi si vive una profonda rottura. La proposta è quella di inserire la “cessazione” dalla carica del presidente a seguito della presentazione di una mozione di sfiducia. Per poterla presentare deve essere sottoscritta da almeno un terzo dei consiglieri, quindi 8, e per essere approvata servirà la maggioranza assoluta.

Intanto proprio questo scontro potrebbe avere degli strascichi pesantissimi, addirittura in un’aula di tribunale: “Diversi esponenti di questa assise – ha dichiarato Silvana Italiano – mi hanno pesantemente apostrofata in aula e in alcuni casi anche appena fuori da questa sede istituzionale. Non intendo più sottostare a questi continui atti di violenza verbale, presenterò querela”.

I consiglieri accusano la presidente di aver assunto una strenua difesa dell’attuale commissario straordinario del Comune Rosario Arena, dimenticando il suo ruolo super-partes e non difendendo l’assise dai continui attacchi dello stesso commissario. Ultimamente proprio Arena ha chiesto l’intervento ispettivo dell’assessorato regionale agli Enti locali, segnalando presunte inadempienze del consiglio comunale.

A sua volta diversi consiglieri stanno presentando un esposto sempre alla Regione chiedendo la rimozione del commissario “per incompatibilità ambientale e continua minaccia ed intimidazione al corpo politico”. In tal senso hanno preso posizione i tre consiglieri dell’Udc, di cui fa parte la stessa Silvana Italiano e poi il capogruppo Salvo D’Angelo e Gianfranco Lo Iacono, i quali hanno preso le distanze proprio dall’esposto dei colleghi d’aula contro il commissario.

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