Cronaca

Partinico, il figlio di Vito “Fardazza” di nuovo libero: arresto non convalidato

L’articolo 75 del codice antimafia è troppo generico. E chi è sottoposto agli obblighi della sorveglianza speciale può farsela franca. E grazie proprio a questa sorta di “buco” normativo che il partinicese Michele Vitale, 27 anni, il figlio del superboss Vito attualmente in carcere con diversi ergastoli sulle spalle perché accusato di diversi omicidi, è riuscito ad evitare di restare in gattabuia dopo la sua ultima bravata.

A distanza di appena 24 ore dall’arresto operato dai carabinieri, che hanno sorpreso il rampollo della famiglia mafiosa alla guida di un ciclomotore senza patente, è arrivato l’ordine di rilascio in seguito alla direttissima che si è tenuta al tribunale di Palermo. Il giudice Sergio Ziino, non ha convalidato sostenendo come motivazione che la norma alla quale ci si è appellati per ricorrere all’arresto “è generica e non rispetta il principio offensività richiesto dal nostro ordinamento giuridico”.

A questo punto tutto l’incartamento del caso torna nelle mani del pubblico ministero, che aveva  ordinato l’arresto in seguito all’informativa dei carabinieri della Compagnia di Partinico, il quale dovrà valutare quali altre eventuali misure applicare. “La legge in materia è molto generica – conferma l’avvocato del giovane, Salvatore Causarano del foro di Roma – e ciò è sancito anche da diverse sentenze della Cassazione”.

Sulla base dei riscontri effettuati dai militari dell’Arma Michele Vitale è stato trovato a bordo di un ciclomotore senza la necessaria patente che non poteva avere conseguito proprio per via della sua sorveglianza speciale. C’è da dire che non è la prima volta che il figlio del boss Vito “Fardazza” viene pizzicato dalle forze dell’ordine. Nel maggio dello scorso anno aveva violato gli obblighi della sorveglianza speciale.

In quel caso la polizia, nel corso di un controllo nella sua abitazione, aveva scoperto che Vitale junior si era allontanato senza aver comunicato nulla. In quel caso l’arresto venne convalidato dall’autorità giudiziaria ma comunque Michele Vitale fu rilasciato senza alcuna misura cautelare ad eccezione della sorveglianza speciale che già in passato gli era stata applicata.