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Partinico, svolta sui beni confiscati inutilizzati: a bando anche le famose stalle dei Fardazza

Ci sono anche i terreni delle famose stalle della famiglia mafiosa dei Vitale (nella foto l’abbattimento). E poi fabbricati ed edifici vari rimasti nel tempo abbandonati e inutilizzati nonostante fossero stati assegnati da tanti anni al Comune di Partinico. A breve tutto potrebbe essere finalmente utilizzato. E’ arrivata infatti una svolta nell’assegnazione dei beni confiscati alla mafia a Partinico.

Il consiglio comunale ha votato il cambio di destinazione d’uso per diversi beni immobili che di fatto erano assegnati per finalità istituzionali e che ad oggi non erano mai stati utilizzati. L’assise ha approvato l’atto che dà quindi la possibilità di poter mettere a bando beni che altrimenti rischiavano di rimanere a “marcire” senza un loro utilizzo. In tutti i casi si tratta di immobili che di fatto si prestavano poco alle finalità istituzionali come da destinazione iniziale e non a caso sino ad oggi sono rimasti inutilizzati.

La proposta era stata formulata dal commissario straordinario del Comune, Rosario Arena, con i poteri della giunta in seguito all’input arrivato dal segretario generale Lucio Guarino.

“Adesso potranno essere messi a bando tutti quei beni sino ad oggi inutilizzati e che inizialmente avevano avuto come finalità quella istituzionale – afferma Guarino -, quindi con utilizzo ad uffici comunali. Diciamo che da una ricognizione ci si era accorti che questi beni, per vocazione naturale, erano più consoni per un utilizzo con finalità sociali”. L’assise ha quindi colto questa necessità votando favorevolmente l’atto di cambio di destinazione d’uso: “Spero la prossima settimana – aggiunge Guarino – di completare il lavoro istruttorio e di pubblicare il bando per l’assegnazione di questi beni che potranno quindi essere utilizzati da associazioni ed enti no profit in genere in modo da poter essere utilizzati a favore della collettività”.

“Il Comune di Partinico – evidenzia il consigliere Giorgio Rao – si trova in stato di dissesto finanziario. Dunque, non avendo le risorse per potere risanare questi beni si è deciso di darli in concessione a cooperative ed associazioni senza fini di lucro”.

Numerosi i beni che rientrano in questo elenco del cambio di destinazione d’uso: ci sono i famosi terreni in cui furono abbattute le stalle abusive della famiglia mafiosa dei Vitale in contrada Valguarnera; e poi ancora terreni, fabbricati ed edifici nelle contrade Corso, Podere Reale, Albachiara, Pantalina e Margi, e in via Potenza appartenuti a uomini di spicco della criminalità tra cui Francesco Lo iacono, Matteo Bologna e Antonina Vitale.

Si arriva a questo cambio di destinazione d’uso a conclusione di una ricognizione di tutti i beni confiscati alla mafia, lavoro capillare portato avanti dal segretario Guarino che ha anche comportato la revoca dell’assegnazione di alcuni beni per alcune irregolarità o carenze evidenziate nella loro gestione.