Agricoltura

Partinico e hinterland, crollo della produzione di olio: cala anche il prezzo al litro

Sos olio nel comprensorio partinicese. Nella fascia di territorio compresa tra Balestrate, Partinico, Trappeto, Borgetto e sino ad arrivare al comprensorio jatino e del corleonese si registra un ulteriore crollo della produzione di olio. Stime alla mano a parlare è l’Assolivo-coltivatori che lancia l’allarme per l’ulteriore calo produttivo dell’oro verde in questo territorio dopo il già consistente -80 per cento del 2018.

Quest’anno, a pochi giorni dall’avvio della raccolta e della molitura, si parla già di un’ulteriore riduzione del 60 per cento. Due i principali motivi di questo crollo: “Senza dubbio gli sbalzi termici in primis nel corso del periodo della fioritura – afferma Rosario Vitale, referente regionale di Assolivo – hanno creato dei pesanti danni. Le differenze di temperature molto ravvicinate da un giorno all’altro hanno diminuito la carica degli uliveti. Ma non c’è da dimenticare anche il problema della mosca bianca che ha attaccato questo territorio”.

Questi insetti bianchi possono distruggere piante tenere o coriacee, e trasmettere malattie. Non sono facili da gestire: questo parassita ha le sue origini nei paesi tropicali ma è riuscito nel tempo a diffondersi anche in questo comprensorio. Con il calo della produzione diminuisce anche il prezzo al litro del prodotto sfuso:

“Se lo scorso anno ci si attestava a 8 euro al litro quest’anno invece siamo intorno ai 7 euro – aggiunge Vitale -. C’è da dire che se da un lato la produzione cala, dall’altro abbiamo un’ottima qualità”. Da sottolineare che i dati in questo momento oscillano molto, non tutte le organizzazioni di categoria hanno le stesse stime. Ad esempio dall’indagine eseguita dagli osservatori di mercato di Cia-Agricoltori Italiani, Italia olivicola e Associazione italiana frantoiani oleari, si è parlato di una crescita produttiva in provincia di Palermo, raddoppiata rispetto all’anno precedente.

Sull’oscillazione di questi numeri Assolivo mette un freno: “Oggi gli interessi delle multinazionali e degli speculatori – rilancia l’esponente dell’associazione di coltivatori – prevalgono su quelle che sono le reali situazioni del mercato olivicolo del territorio. Vogliono far credere il contrario per importare in silenzio l’olio dalla Tunisia che quest’anno registra un consumo superiore alla norma. Oggi più che mai i produttori olivicoli siciliani vanno tutelati e non con le false promesse, ma imponendo il prezzo sul mercato. ecco perché Assolivo-coltivatori con i propri aderenti esce allo scoperto con una indicazione specifica di 7 euro al litro che riteniamo il giusto prezzo al dettaglio sfuso, per poter assicurare ai produttori il recupero delle spese per una coltivazione olivicola di qualità a tutela del Made in italy che garantisce a tavola genuinità e la tutela dell’ambiente”.

In tal senso questa stessa associazione di categoria si sta mobilitando per organizzare a novembre una grande manifestazione a braccetto con il Comune di Balestrate dal titolo “Le vie dell’olio”. Previsti stand con prodotti tipici e momenti di confronto e sensibilizzazione: “L’obiettivo è quello di far passare il messaggio – conclude Vitale – che oggi l’agricoltore deve scegliere la strada del biologico e abbandonare i pesticidi”.