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Rovigo, “copriti o ti uccido”: i messaggi su Whatsapp prima di strangolare la moglie

La donna è morta dopo nove giorni di agonia

Dalle chat di Giulia Lazzari con il marito emergono dettagli spaventosi: “Se non ti fai bella, mi risparmio la galera per omicidio”

A fine luglio Roberto Lo Coco, 28 anni, posta una immagine su Facebook in cui mostra una chat con sua moglie Giulia Lazzari, 23. Una conversazione in cui lui le intima di fare in modo di non attirare le attenzioni di altri uomini, “così mi risparmio 30 anni per omicidio”. La frase si è rivelata più di un macabro presagio: dopo averla strangolata l’8 ottobre scorso, Giulia è morta all’ospedale di Rovigo.

“L’hai voluto tu questo, non io” – Roberto Lo Coco era solito affidare al suo profilo Facebook gli sfoghi di rabbia per la fine del suo rapporto con la moglie Giulia. “Non truccarti, fatti brutta, non salutare nessun maschio. Vestiti con una felpa larga così non si vedranno le forme del tuo corpo”. L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, aveva un comportamento geloso e possessivo nei confronti della mamma della loro figlia di 4 anni: questa la ragione che aveva spinto Giulia a troncare il loro rapporto, scatenando la furia di Lo Coco, affidata ad un post su Facebook. Due giorni prima dell’aggressione infatti, l’uomo scriveva sul suo profilo: “Non posso credere che l’amore che provavi per me sia scomparso […] Non troverai mai qualcuno che ti ami come ti ho amato io […] Questo l’hai voluto te non io, mai avrei voluto separarmi da te ciao”.