Cronaca

(VIDEO)Partinico, scoperto parrucchiere abusivo nel quartiere “Casa santa”: il salone nel garage

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Dentro il garage un salone da parrucchiere dotato di postazioni professionali: sedie, specchi, pettini, phone, shampoo e creme varie per tutti i gusti. Si era trasformata nella più “classica” delle attività abusive che negli ultimi anni in particolar modo stanno sorgendo come funghi, con l’alibi della crisi delle tasse troppo onerose.

E così a Partinico, mentre le attività commerciali vere e proprie chiudono in serie lasciando quasi del tutto svuotato oramai il centro storico, vengono fuori invece questi negozi totalmente sconosciuti al fisco e senza un briciolo di sicurezza ovviamente per l’utente che ne fa uso. L’ultimo esercizio scoperto falle fiamme gialle è quello di un parrucchiere per uomo ubicato nella zona del quartiere “Casa santa” che operava senza uno straccio di autorizzazione.

In buona sostanza del tutto abusivo. Lo stesso titolare, identificato dalla guardia di finanza durante il blitz, ha ammesso di operare in nero oramai da un anno. All’interno del garage allestito ad attività artigianale sono stati trovati due sedie da salone, una postazione lava capelli, un lavabo, sedie per i clienti, decine di rasoi anche elettrici, taglia capelli, forbici, pettini, piastre, prodotti per il trattamento e la cura della barba e dei capelli. Il tutto ovviamente utilizzato per l’esercizio dell’attività professionale.

I prodotti erano anche destinati alla vendita. Il responsabile non aveva alcuna autorizzazione igienico-sanitaria e amministrativa prevista, ed ha quindi anche omesso di accendere la partita iva e, dunque, il pagamento delle imposte dovute. Nei confronti del titolare della ditta sono state contestate le violazioni alla normativa igienico-sanitaria ed amministrativa.

A questo punto rischia una multa che oscilla, solo per le infrazioni, da 1.750 a 16.500 euro. Inoltre è stata anche constatata l’omessa installazione del misuratore fiscale e avviata la procedura d’ufficio per l’attribuzione della partita Iva, in attesa di ricostruire il reale volume d’affari conseguito dall’impresa e recuperare a tassazione le imposte complessivamente evase.