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Acqua alta a Venezia: due morti, fino a venerdì sarà emergenza

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Telefoni in tilt e situazione critica in tutta la Laguna. Alle 10:20 prevista una nuova super marea

Venezia si risveglia attendendo un’altra super-marea, vicina al metro e 45, prevista alle 10:20. Lo stesso Centro Maree è stato vittima della mareggiata, che ha danneggiato le linee telefoniche, e per questo è contattabile solo tramite social network. Venezia potrebbe restare per giorni “ostaggio” delle alte maree eccezionali previste fino a venerdì. Due le persone che risultano morte a Pellestrina.

Barche nelle calli, segni devastazione in città Barche spinte dal vento nelle calli, pontili degli imbarcaderi distrutti, ovunque nella luce del primo mattino i segni di devastazione causati dalla marea eccezionale. Si presenta così Venezia il giorno dopo l”acqua granda – cosi’ fu definita quella record dell’alluvione 1966 – di questo 2019. In Calle delle Razze, vicino piazza San Marco, è ancora incastrato un motoscafo spinto a terra da una tromba d’aria che si è abbattuta sull’area marciana mentre infuriava la mareggiata. E’ stato proprio il vortice di vento a 100 km orari a fare una strage di gondole e altre imbarcazioni.
Venezia, a mezzanotte è arrivata la grande marea, chiuse in città Tutte le scuole in città oggi restano chiuse.
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Sono però regolarmente in funzione i vaporetti dell’Actv, che possono essere fermati per motivi di sicurezza solo quando la marea supera il metro e 50. Anche la sede municipale di Ca’ Farsetti, affacciata sul Canal Grande, è rimasto isolato a causa della dalla marea.
A Venezia acqua alta ai massimi dal 1966 A Venezia l’acqua alta ha toccato i 187 centimetri alle 22:50 di martedì: è la seconda misura storica più alta dopo i 194cm dell’alluvione del 1966. L’amministrazione comunale ha deciso la chiusura di nidi e scuole d’infanzia in città e nelle isole della Laguna. Tre vaporetti sono affondati mentre erano attraccati a Sant’Elena, gondole staccate dagli ormeggi e spinte sopra Riva degli Schiavoni, un incendio ha colpito una cabina elettrica accanto al museo di Ca’ Pesaro.
Sindaco: “E’ un disastro, chiederemo lo stato di calamità” “Questo è un disastro, questa volta bisognerà contare i danni”, ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. In un filmato condiviso sui social il primo cittadino commosso ha ricordato che “Venezia continua a essere angustiata dalle acque alte eccezionali. L’anno scorso, quest’anno uguale”. “Chiediamo al governo di partecipare – ha aggiunto Brugnaro – e di capire a che livello è l’organizzazione del Mose, perché qui si rischia veramente di non farcela più”. Il sindaco ha quindi annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale per la città.
Allagata la Basilica, sommersa la cripta L’acqua alta ha invaso anche la Basilica di San Marco dove i danni potrebbero essere ingenti: nel momento di picco di marea, 110 centimetri d’acqua sono stati misurati nella Basilica, mentre tutta la cripta è stata sommersa. Sott’acqua sono finiti anche i marmi recentemente sostituiti, a rischio mattoni e colonne dell’edificio.
Danni sulla costiera veneta, preoccupa il Piave Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha attivato l’unità di crisi della Protezione civile regionale, dove sono operativi l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il direttore della Protezione civile regionale, Luca Soppelsa. Si stanno monitorando i danni provocati dall’eccezionale acqua alta a Venezia, con gravissime ripercussioni sull’intera laguna, ma si segnalano anche condizioni di allarme sull’intera costiera veneta, mentre preoccupa la situazione di alcuni fiumi, in particolare il Piave, perché il mare non riceve.
Due le persone morte a Pellestrina Un anziano di 78 anni è morto fulminato nell’isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. E’ successo mentre sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l’acqua alta eccezionale nella città. A provocare la morte dell’anziano sarebbe stato un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Un secondo abitante dell’isola, trovato deceduto anche lui in
casa, probabilmente per cause naturali